In occasione della Giornata Internazionale della donna, in Sala del Consiglio di Palazzo d’Accursio, questa mattina la Presidente del Consiglio comunale Maria Caterina Manca e la Delegata alla Cultura Elena Di Gioia hanno inaugurato l’esposizione al pubblico del dipinto di Enrico Romolo (1839 – 1889) Un’eroina della sfortunata Carini in Sicilia (1860), grazie ad una collaborazione tra il Settore Musei Civici Bologna, il Settore Cultura e Creatività del Comune e la Pinacoteca Nazionale di Bologna.
“L’esposizione di questo dipinto, che rappresenta la forza e il coraggio della donna, è un ulteriore tassello del progetto avviato ad inizio mandato, sulla rivisitazione al femminile del Palazzo – dichiara la presidente del Consiglio comunale Maria Caterina Manca -, è un progetto che mi sta particolarmente a cuore, perché coinvolge l’aula del Consiglio, il luogo dove si riunisce il più alto organo rappresentativo dell’intera comunità.”
“Nella politica culturale che stiamo portando avanti, particolare attenzione è dedicata alle figure femminili. Palazzo d’Accursio incarna, come palazzo di città, la responsabilità simbolica e concreta della maggiore parità che dobbiamo raggiungere a tutti i livelli. Dallo scorso anno sono entrati per la prima volta segni femminili nella Sala del Consiglio come, in maniera permanente, la poesia di Patrizia Cavalli e stiamo inserendo, a rotazione grazie a un positivo accordo con la Pinacoteca Nazionale, importanti opere di artiste come Elisabetta Sirani o a soggetto femminile come la trascinante e suggestiva Eroina del Risorgimento. Una galleria d’arte e di responsabilità che permea l’intera Amministrazione”- commenta Elena Di Gioia delegata alla Cultura di Bologna e Città Metropolitana –
Prosegue così il progetto del Comune di Bologna di valorizzare il contributo attivo delle donne alla vita civile, politica e culturale, portando il linguaggio dell’arte nel luogo istituzionale della rappresentanza democratica della città, così come avvenuto lo scorso aprile con la posa in opera di un’installazione realizzata con i versi della poetessa Patrizia Cavalli, intesa come omaggio alla poesia e alle voci di donne.
Dopo le due Sibille della pittrice bolognese Elisabetta Sirani (1638 – 1665) presentate per la giornata dell’8 marzo del 2023, il ritratto realizzato da Enrico Romoli in pieno periodo risorgimentale, sarà esposto in Sala Consiliare fino al 27 ottobre 2024, in una sorta di mostra temporanea e a rotazione di opere d’arte, volte ad attribuire rilievo e visibilità alle figure femminili della storia della pittura felsinea e del Paese.
Il soggetto ritrae a mezzo busto una giovane e avvenente donna che indossa gli abiti tradizionali siciliani ornati da una coccarda tricolore, intenta a caricare un moschetto, L’inequivocabile figura, insieme al titolo – che rimanda alle vicine a ancora vive vicende del Risorgimento italiano e in particolare alle sanguinose repressioni che colpirono la cittadina siciliana che aveva osato ribellarsi ai Borboni – colloca il dipinto in quel filone di pittura di storia contemporanea che in quegli anni riscuoteva un notevole successo in tutte le maggiori esposizioni nazionali.
L’opera sarà fruibile al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00, compatibilmente allo svolgimento di attività istituzionali.
L’iniziativa è resa possibile da una convenzione sottoscritta nel 2023 dal Settore Musei Civici di Bologna con la Pinacoteca Nazionale di Bologna, che ha concesso in prestito i lavori di Elisabetta Sirani ed Enrico Romolo. La scelta delle opere è infatti espressione di una progettualità condivisa tra le direttrici della Pinacoteca Nazionale di Bologna, Maria Luisa Pacelli, e del Settore Musei Civici Bologna, Eva Degl’Innocenti, che negli ultimi anni hanno più volte proficuamente collaborato ad iniziative congiunte, per promuovere la valorizzazione dei patrimoni museali in un ampio approccio di sistema territoriale.
L’esposizione rientra inoltre all’interno del percorso diffuso La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915 (21 marzo – 30 giugno 2024), promosso da Settore Musei Civici Bologna con il coordinamento del Museo civico del Risorgimento, a cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari.