Questa mattina, a Opificio Golinelli, si è tenuto un incontro sul tema dell’orientamento di genere per una scelta scolastica e professionale consapevole dal titolo Scuola – Impresa – Territorio e Intervento Culturale. L’appuntamento, gratuito e aperto a tutti, è stato promosso da Rete CapoD – Comunità di aziende per le pari opportunità – in collaborazione con Fondazione Golinelli.
Il raggiungimento della parità di genere e l’empowerment di donne e ragazze sono tra le priorità stabilite dalla Nazioni Unite nell’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Per realizzarle, sono necessarie azioni volte a superare gli stereotipi e promuovere un’uguaglianza in campo educativo. Accompagnare le ragazze e i ragazzi alla scelta di un percorso di studi consapevole, critico, che corrisponda alle proprie potenzialità e interessi e che avvicini le ragazze a tutti i livelli delle discipline scientifiche è impegno comune, perseguito sia dalla Rete CapoD che dalla Fondazione Golinelli, al fine di incoraggiare gli insegnanti verso una didattica innovativa che includa la parità di genere nelle attività formative.
Durante l’incontro le due realtà, insieme ad altri attori del territorio, hanno presentato le esperienze messe in campo volte a stimolare l’interesse, la scelta e l’apprendimento delle discipline STEM nelle ragazze e nei ragazzi delle scuole secondarie di primo grado: esempi virtuosi di partnership strategica tra scuola e aziende per la progettazione e realizzazione di laboratori dedicati all’orientamento alla scelta scolastica e professionale in ottica di genere, laboratori scientifici ed esperienziali, percorsi didattici interdisciplinari, attività formativa e progetti innovativi di educazione e comunicazione scientifica rivolti a studentesse, studenti e insegnanti.
A introdurre la giornata, con i saluti e la presentazione dei lavori, sono stati Andrea Zanotti (Presidente Fondazione Golinelli), Lucia Ghirardini (Vice Presidente Rete CapoD) e Giuseppe Antonio Panzardi (Provveditore agli Studi di Bologna).
A seguire è stato dato spazio a una serie di riflessioni dalla comunità scientifica. Raffaella Rumiati (Professoressa Ordinaria di Neuroscienze Cognitive presso la SISSA di Trieste) ha parlato delle differenze di genere nelle STEM fra mito e realtà. Subito dopo è salita sul palco Fabrizia Grepioni (Professoressa Ordinaria Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician” di Bologna) con Obiettivo STEM – Un patto con la Chimica per formarsi al futuro. A chiudere questo primo momento Dina Guglielmi (Professoressa ordinaria Dipartimento di Scienze dell’Educazione di Bologna “Giovanni Maria Bertin”) con un intervento dedicato al tema degli orientamenti tra licei e istituti tecnici in base alle proprie passioni.
La seconda parte dell’evento è stata incentrata su una serie di buone pratiche a confronto. Le testimonianze sono state di Domenico Neto (Presidente Associazione Bateson – Centro psicopedagogico polivalente), Lucia Ghirardini (Vice Presidente Rete CapoD), Antonio Danieli (Vice Presidente e Direttore Generale Fondazione Golinelli), Cinzia Quirini (Dirigente IC San Giorgio di Piano a Bologna) e Cristina Stoppa (Docente IC8 Scuola Media Guinizelli a Bologna) con alcune studentesse e studenti della sua scuola. A moderare le diverse sessioni è stata Eugenia Ferrara (Vice Direttrice di Fondazione Golinelli).
I progetti promossi all’interno della cornice di “Scuola – Impresa – Territorio e Intervento Culturale” intendono costruire una nuova interfaccia tra il mondo dell’educazione e il mondo della produzione, per facilitare e rendere possibile quel connubio di esperienze e di sapere che possono aprire la mente dei più giovani a nuovi orizzonti.
Maggiori informazioni sull’iniziativa sono disponibili sul sito di Fondazione Golinelli.