Nel territorio di Reggio Emilia, ben 3000 donne si rivolgono annualmente al Centro Screening dell’ASL di Reggio Emilia, che copre il 90% della provincia e attira anche pazienti provenienti da altre zone. Il 95% delle attività ambulatoriali nel campo della senologia si svolge nel settore pubblico, soprattutto per quanto riguarda la diagnostica. Ogni anno, 450 tumori al seno vengono diagnosticati presso questa struttura, e ora, grazie all’arrivo di un nuovo ecografo di ultima generazione, ci si aspetta che almeno 130 di questi tumori siano individuati attraverso questa nuova attrezzatura (un altro apparecchio analogo è già operativo).
L’apparecchio già entrato in funzione è operativo dal lunedì al venerdì: è stato presentato nell’area senologica della radiologia del Core a Reggio Emilia alla presenza dell’Associazione Vittorio Lodini che ne ha reso possibile l’acquisto con alcuni sostenitori. È stata infatti avviata nei mesi scorsi una intensa campagna di raccolta fondi, che ha coinvolto anche alcuni musicisti dei Nomadi, Antonella Lo Coco e Riccardo Mazzi, in un evento tenutosi a Felina lo scorso 21 novembre, così come numerosi volontari che hanno contribuito alla bottega natalizia allestita in città lo scorso dicembre.
“Questo particolare apparecchio è in grado di fornire immagini e informazioni di alta qualità sulle lesioni”, ha spiegato Rita Vacondio, Responsabile Struttura Semplice Mammografia e Screening Mammografico. “Inoltre, consente di confrontare le ecografie precedenti e fornisce supporto ai medici durante i prelievi, specialmente per coloro che lo utilizzano per la prima volta. È uno strumento che viene utilizzato intensivamente durante tutto l’arco della giornata e che si affianca alle visite e alle procedure bioptiche che richiedono l’ecografia”.
“Possiamo essere orgogliosi dell’area senologica dell’ospedale”, ha affermato Pierpaolo Pattacini, direttore di Struttura Complessa Radiologia e del Dipartimento Diagnostica per Immagini e Medicina di Laboratorio. “Qui abbiamo apparecchi di ultima generazione; come il centratore con metodo di contrasto è il terzo al mondo a essere installato a Reggio Emilia dopo Parigi e Barcellona. La qualità diagnostica e radiologica che offriamo è di altissimo livello e per questo desideriamo ringraziare il terzo settore”.
“Questo nuovo ecografo conferma il livello internazionale raggiunto da Reggio Emilia”, ha dichiarato Giorgio Mazzi, Direttore del Presidio Ospedaliero Provinciale Santa Maria Nuova. “Desidero ringraziare l’Associazione Vittorio Lodini e tutti i donatori che hanno reso possibile questa acquisizione. Grazie anche agli aggiornamenti tecnologici costanti supportati dalla generosità dei cittadini e del volontariato locale è alta la qualità strumentale nei sei distretti. Questo dimostra quanto i cittadini tengano alla nostra azienda e alla salute”.
“Siamo lieti di essere qui a Reggio Emilia, dove è possibile realizzare progetti di questa portata”, ha aggiunto Saverio Ricciardi, presidente dell’Associazione Vittorio Lodini.
Tra i sostenitori dell’iniziativa anche Francesca Grasselli, della Grasselli Spa, azienda attiva nella produzione di macchinari per l’industria alimentare (con 150 dipendenti ad Albinea), che ha affermato: “Crediamo nella funzione sociale dell’impresa, soprattutto quando si tratta di settori di rilievo nel territorio come in questo caso il contrasto al tumore al seno, che purtroppo colpisce sempre più donne anche giovani. È fondamentale investire in tecnologie avanzate”.
Paolo Tirelli, presidente della Cantina di Puianello, ha espresso gratitudine verso Fabrizio Lugarini, fan dei Nomadi, per aver promosso l’evento del concerto, sottolineando l’importanza di sostenere idee di valore pubblico. Paolo Govi, segretario della sezione di Reggio Emilia del Consorzio del Parmigiano Reggiano, ha evidenziato l’importanza di tali iniziative per la comunità, sottolineando il coinvolgimento del mondo del Parmigiano Reggiano in questo progetto. Per Gabriele Arlotti che ha curato la promozione dell’iniziativa: “Questa raccolta è stato un atto di solidarietà che migliora la salute delle donne della comunità. Un gesto concreto per un futuro più sano e solidale per tutti”.