A quattrocento anni dalla nascita, Modena celebra l’architetto, filosofo e matematico Guarino Guarini con “Oltre l’architettura”, due giorni di iniziative, venerdì 22 e sabato 23 marzo, con visite guidate e un convegno che ripercorrono l’opera, non solo architettonica, dello scienziato seicentesco celebre per aver realizzato la cappella e la cupola, particolarmente innovativa, della Cappella della Sindone a Torino.

La due giorni, promossa dalla Fondazione architetti della Provincia di Modena con UniMoRe e il Politecnico di Torino e con il patrocinio del Comune di Modena, inizia nel pomeriggio di venerdì 22 marzo con un programma di visite guidate, a partecipazione libera, ai luoghi guariniani e agli istituti che, per l’occasione, espongono le sue opere: alle 15, all’Archivio di Stato, in corso Cavour 21, si visita la mostra “Guarino Guarini e la magia delle forme. La fabbrica di San Vincenzo nei disegni dell’Archivio di Stato di Modena” (visitabile fino al 24 maggio). Alle 16, appuntamento all’Archivio storico di Modena, in largo Sant’Agostino, per la mostra “Registro dei nati 1613-1636 e disegni di rilievo e progetto di trasformazione della Casa dei Teatini in Palazzo di giustizia” (visitabile fino al 5 aprile), e alle 17, sempre a Palazzo dei Musei, ci si sposta alla Biblioteca Estense universitaria dove sono esposti il volume restaurato dei “Placita philosophica” e altri testi di Guarini presenti nelle raccolte della Biblioteca. Alle 18, ultima tappa ad Ago, nella sala ex Cappella, per la presentazione della riedizione del volume che Paolo Portoghesi dedicò a Guarino Guarini nel 1956 curata da Erio Carnevali. Sono previste, infine, anche visite guidate alla chiesa di San Vincenzo e a Palazzo di giustizia, ex convento dei padri Teatini, venerdì 22 e sabato 23 marzo, alle 10 e alle 12.
Nella mattinata di sabato 23 marzo, a partire dalle 9, nella sala ex Cappella di Ago, si svolge il convegno di studi dedicato all’architetto e scienziato modenese intitolato “Guarini e Modena, intorno e oltre l’architettura”. La mattina è introdotta dai saluti di Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura del Comune di Modena; Sofia Cattinari, presidente della Fondazione Architetti provincia di Modena; Angelo Maria Tarantino di UniMoRe; Lorenza Iannacci, direttrice dell’Archivio di Stato di Modena. Al convegno, introdotto da Edoardo Piccoli e Mauro Volpiano del Politecnico di Torino, intervengono Susan Klaiber, storica dell’arte specializzata nello studio dell’architettura europea e in particolare del Barocco italiano, che racconta il Guarini modenese; Branko Mitrovic, storico e teorico dell’architettura dell’Università norvegese della scienza e della tecnologia di Trondheim; Stefano Piazza, Università di Palermo, sui progetti di Guarini per la Casa dei Teatini modenese; Elena Corradini, UniMoRe sulla chiesa di San Vincenzo. Il convegno si conclude con una tavola rotonda a cura del gruppo di lavoro Guarini 400.
Sacerdote dell’ordine dei Teatini, Guarino Guarini a Modena insegnò matematica e fisica, prima di essere inviato a Messina, dove progetta e realizza la chiesa della Santissima Annunziata, la Casa dei Teatini e le chiese di San Filippo e dei padri Somaschi, a Parigi e infine a Torino, dove trascorre 14 anni, a partire dal 1666, come ingegnere e matematico di Carlo Emanuele di Savoia. A Modena realizzò una Casa dei Teatini che fu poi trasformata nell’attuale Palazzo di giustizia.

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