“Preoccupazione ed eccessi di ottimismo” è l’espressione utilizzata dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli per sintetizzare la vicenda Maserati nelle ultime cinque settimane. “Preoccupazione per il calo drastico degli ordini di vendita, la mancanza di nuovi modelli, il prolungamento della chiusura dello stabilimento con i lavoratori (a cui il sindaco ha rinnovato solidarietà e vicinanza) sostenuti solo dagli ammortizzatori sociali”. E dall’altra parte, invece “l’eccesso di ottimismo del management di Stellantis e Maserati pubblicamente dichiarato in merito alla prospettiva dei prossimi mesi e del 2025, pur in assenza di un piano industriale chiaro, solido e di prospettiva”.
Una posizione che il sindaco ha espresso nell’incontro con sindacati confederali, di categoria e delegazione delle Rsu, il 19 marzo in Municipio, a cui ha partecipato anche l’assessore regionale Colla. La stessa che ha riferito anche in Consiglio comunale giovedì 21 marzo rispondendo all’interrogazione di Alberto Bignardi del Pd. Il consigliere ha chiesto “informazioni riguardo l’attuazione del piano industriale per i nuovi modelli e l’implementazione della piattaforma full electric sulla MC20, sugli investimenti per il nuovo impianto di verniciatura” e relative alle “iniziative dell’amministrazione per supportare Maserati e operai in cassa integrazione e per coadiuvare la continuità delle attività produttive a Modena”.
Il sindaco ha innanzitutto ribadito la sua altissima e costante attenzione alla vicenda e “la volontà di interpretare fino in fondo il ruolo istituzionale, nell’interesse dei lavoratori e del futuro industriale di Maserati a Modena, che fa parte della storia della città e è un pezzo fondamentale della filiera dell’automotive del territorio”. Ha però anche ricordato come l’incontro con i sindacati sia “un impegno preso dopo un primo confronto di inizio febbraio e un momento molto significativo per fare il punto a livello locale, sebbene gli unici tavoli ufficiali riconosciuti dall’azienda Maserati e dalla casa madre Stellantis siano quelli nazionali. È quindi evidente che in quei tavoli si gioca la partita vera e noi lì, politicamente, ci rivolgiamo, richiamando innanzitutto l’attenzione e la sensibilità del Governo”.
Muzzarelli ha quindi condiviso i contenuti dell’incontro del 19 marzo quando l’assessore Colla ha comunicato la conclusione dei Tavoli Tecnici di Sviluppo sull’Automotive a cui hanno partecipato Governo, Regioni, rappresentanze sindacali, Stellantis e Anfia Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica. Il Tavolo Tecnico ha prodotto un documento che verrà portato al Tavolo Politico Nazionale per arrivare alla definizione di possibili linee di azione in campo di promozione del settore Automotive a livello nazionale. La Regione Emilia-Romagna ha posto un tema di specificità rispetto al caso Maserati di Modena che, oltre allo stabilimento produttivo di viale Ciro Menotti, consta anche del Centro di Ricerca e Sviluppo in via Emilia Ovest. “Come amministrazione comunale – ha precisato il sindaco Muzzarelli – abbiamo condiviso la posizione della Regione. La specificità di Maserati a Modena è il primo punto: serve un tavolo specifico per il futuro di Maserati, in cui discutere di un progetto di sviluppo Modena e di una strategia industriale chiara per la nostra realtà. Nuovi modelli e capacità di stare sul mercato, interpretando con lungimiranza gli scenari globali”.
Il sindaco ha anche spiegato che Cgil, Cisl e Uil hanno riferito delle ultime interlocuzioni con l’azienda e delle preoccupazioni dei lavoratori. Maserati riaprirà lo stabilimento a maggio garantendo solo 10 giorni di lavoro, per il resto del mese proseguirà la cassa integrazione. L’azienda non ha garantito la maturazione dei ratei mensili, ulteriore elemento di tensione per i lavoratori, e ha annunciato che da giugno inizieranno i percorsi formativi per le lavorazioni al nuovo Atelier per le personalizzazioni e le verniciature, tra le maggiori novità annunciate dal gruppo, che dovrebbe partire a novembre. A questo riguardo, Maserati e i tecnici incaricati hanno illustrato agli uffici dell’Urbanistica il progetto di ristrutturazione.
Secondo i sindacati il nuovo modello elettrico Maserati in produzione a Modena è previsto non prima di giugno 2025; per il momento rimangono due quelli prodotti in città: MC20 e il cosiddetto MC20 Cielo. Gli stessi ritengono che Maserati abbia operato cambiamenti nella direzione commerciale e trasferito diversi lavoratori dal Centro Ricerca; in aggiunta, c’è la preoccupazione per la fuoriuscita di personale.
“Con l’assessore Colla – ha aggiunto Muzzarelli – abbiamo condiviso la necessità di un piano industriale con investimenti e strategie, a partire dalla conversione della piattaforma per produrre veicoli elettrici. Non è inoltre ipotizzabile un futuro con i volumi degli anni precedenti, se non si prevedono nuovi modelli capaci di cogliere le opportunità del mercato luxury che ha nel nostro territorio un valore aggiunto.
Infine – ha concluso il sindaco – abbiamo confermato la disponibilità a incontri periodici a Modena per avere confronto utile ad incalzare politicamente il Tavolo Politico Nazionale che inizierà presto presso il Ministero dello Sviluppo Economico”.