I Carabinieri della Stazione di Marmorta hanno arrestato un 26enne libico, residente a Ravenna e un 20enne venezuelano, senza fissa dimora, entrambi con precedenti di polizia, per rapina impropria in concorso. È successo nella serata del 21 marzo scorso, quando i Carabinieri, impegnati in un servizio di controllo del territorio, sono stati informati che due soggetti a bordo di una Citroën C3 avevano tentato un furto ai danni di un’area di servizio situata sulla via Provinciale Circonvallazione.

Durante il tragitto, l’attenzione dei Carabinieri è stata richiamata dal suono di un allarme antifurto che stava suonando nella vicina via Giuseppe Mazzini e quando sono andati a controllare, si sono accorti che l’automobile che stavano cercando era ferma davanti alla tabaccheria da cui proveniva l’allarme. Alla vista di due soggetti che stavano uscendo velocemente dalla tabaccheria, i Carabinieri li hanno invitati a fermarsi, ma loro sono entrati a bordo della Citroën C3, con l’intenzione di partire a tutta velocità, tentando di investire uno dei due militari che nel frattempo era sceso per fermarli. Il malvivente alla guida ha mostrato subito l’intenzione di proseguire la fuga, facendo una serie di manovre per guadagnarsi lo spazio e dileguarsi, senza riuscire nell’intento, impattando contro la vetrina della tabaccheria, l’autoradio dei Carabinieri e terminando la marcia contro un palo di ferro.

Bloccati e identificati nel 26enne libico che si trovava al volante e nel 20enne venezuelano, seduto sul sedile di fianco, sono stati sottoposti dai Carabinieri a una perquisizione personale e veicolare che ha consentito di recuperare degli attrezzi da scasso, due casse di denaro contenenti 123 euro e 26 pacchetti di sigarette asportati nella tabaccheria depredata, gestita da una 47enne di Molinella che, venuta a conoscenza dei fatti (danneggiamento e furto aggravato), è andata in caserma per sporgere denuncia. Anche la Citroën C3 che il 26enne stava guidando (senza patente), era stata rubata il giorno prima.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i due soggetti arrestati dai Carabinieri sono stati tradotti nella Casa circondariale – Rocco D’Amato.

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