La Polizia di Stato di Modena e la Polizia Locale hanno tratto in arresto due fratelli italiani sui 15 anni per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente con l’aggravante di aver ceduto lo stupefacente a minorenni e nelle adiacenze di istituti scolastici.

Nella giornata del 25 marzo scorso, nell’ambito di una attività di monitoraggio ed osservazione, finalizzata alla prevenzione e al contrasto dei reati inerenti gli stupefacenti, a cura della Squadra Mobile con il concorso della Polizia Locale, nella zona della stazione delle autocorriere e del vicino parco Novi Sad, gli agenti hanno notato i due ragazzi nell’atto di cedere ad altri due minorenni una dose, risultata essere – da successiva prova narcotest – hashish per un peso di 1,1 grammi.

Nonostante un iniziale tentativo di fuga, i due giovani sono stati fermati ed identificati. Uno dei due, che teneva ancora in mano un coltello a scatto, celava addosso ulteriori 26 grammi di hashish. Il fratello, trovato anche lui in possesso di altri 15 grammi di stupefacente, ha opposto resistenza nei confronti degli agenti dimenandosi per evitare il controllo.

La perquisizione è stata estesa al domicilio, dove sono stati rinvenuti e sequestrati nella camera da letto dei due fratelli la somma di 180 euro in contanti, un bilancino di precisione ed un coltello sporco di sostanza stupefacente del tipo hashish.

I due minorenni, già noti alle Forze dell’Ordine e destinatari delle misure di prevenzione dell’Avviso Orale e del Divieto di accesso ai locali pubblici, emessi dal Questore di Modena, in quanto ritenuti socialmente pericolosi, facenti parte di un gruppo di giovani dediti alla commissione di reati che hanno destato allarme sociale negli ultimi tempi, sono stati anche deferiti alla Autorità Giudiziaria, l’uno per il reato di porto d’armi od oggetti atti ad offendere, l’altro per i reati di lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Al termine delle formalità di rito, di concerto con la Procura per i Minorenni di Bologna, i due giovani sono stati associati presso l’I.P.M. del capoluogo.

Nella giornata odierna, il Giudice per le Indagini Preliminari, all’esito dell’udienza, ha convalidato l’arresto ed applicato agli indagati la misura cautelare della permanenza in casa.

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