È stato approvato dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del bando Partecipazione 2023, il progetto candidato dal Comune di Reggio Emilia denominato ‘Comunità in azione’. Si tratta di percorsi di co-design per progettare servizi di prossimità con gli abitanti dei 6 quartieri dove, in questo periodo, le case di quartiere stanno avviando nuove opportunità per le comunità di riferimento.
Le case di quartiere interessate sono il centro sociale Catomes Tot, che dopo una lunga fase di inattività ha ripreso con successo la propria attività sociale; il centro sociale di Fogliano, da tempo attivo in diversi servizi, dal wi-fi di comunità allo sportello anti-truffe; il centro sociale Stranieri, dove è partito un primo esperimento di cucina popolare di prossimità; il centro sociale Tricolore, dove sono in corso progettazioni per i tanti ragazzini che accanto frequentano i corsi di calcio della Reggiana; il centro sociale Orti Spallanzani, che da poco ha siglato la nuova convenzione novennale come casa di quartiere, che propone principalmente attività per ragazzi e adolescenti; il centro sociale La Mirandola che progetta, tra le altre azioni, laboratori e momenti legati alla lettura rivolti ai piccolissimi e non solo.
Queste nuove progettualità sono anche il frutto dell’attività del manager di quartiere, una figura professionale del Terzo Settore che sta seguendo un apposito percorso sul campo per supportare i centri sociali e in generale il quartiere nella tessitura di reti sociali e nella generazione di nuovi servizi in grado di dare risposte ai bisogni sociali anche attraverso la diversificazione delle fonti di finanziamento.
Ora, grazie al finanziamento regionale, verranno avviati specifici laboratori di coprogettazione per co-disegnare con le comunità e insieme ai manager di quartiere servizi e attività che possano rispondere alle esigenze del quartiere di riferimento. Attraverso la piattaforma collaborativa di prossimità Hamlet sarà poi favorito prima il dialogo e poi l’erogazione dei servizi, anche in modalità digitale.
Il percorso si inserisce nel più ampio progetto di trasformazione dei centri sociali cittadini in Case di Quartiere, veri e propri spazi di riferimento per le comunità, luoghi decentrati capaci di mettersi in ascolto del proprio territorio e co-progettare insieme alla comunità di riferimento nuovi servizi e proposte per favorire opportunità e momenti di socialità e convivialità per tutti.
Grazie al percorso di accompagnamento delle nuove gestioni e ai nuovi progetti avviati, le Case di Quartiere si propongono di sviluppare ulteriormente il ruolo dei centri sociali, un patrimonio di tutti che ha il proprio punto di forza nella funzione di presidio sociale.