Sarà inaugurata sabato 6 aprile alle ore 15.30 alla presenza di autorità cittadine, ospiti e familiari, la Casa residenza anziani Vittoria ed Ermanno Gorrieri di via Padovani, a Modena, realizzata dalla cooperativa sociale Domus Assistenza su un terreno concesso in diritto di superficie dal Comune. La realizzazione della nuova struttura è avvenuta sulla base del percorso avviato dal Comune di Modena negli anni scorsi per dotare la città di una Cra progettata per essere innovativa e accogliente.
La nuova Casa Residenza Anziani, più ampia e all’avanguardia dal punto di vista costruttivo, dell’efficientamento energetico e del benessere ambientale, segna il superamento dell’attuale Ramazzini di via Luosi, offrendo al tempo spesso una maggiore dotazione di ulteriori 20 posti.
Dei 90 posti complessivi, 70 sono quindi convenzionati con il Comune, mentre i restanti 20 saranno a libero mercato. Il trasferimento degli anziani ospiti e del personale dalla struttura da via Luosi alla nuova Cra di via Padovani avverrà entro il mese di giugno. Inoltre, al piano terra della struttura sono stati ricavati anche due alloggi protetti in grado di accogliere complessivamente altre quattro persone.
Nel complesso, l’edificio, circondato dal verde, forma una corte interna con al centro un giardino che sarà attrezzato con un percorso sensoriale grazie a piante odorose, elementi sonori e cespugli colorati. Il giardino sarà a disposizione di tutti gli anziani della struttura, ma è particolarmente adatto a stimolare i pazienti con Alzheimer; così come le stanze che si affacciano direttamente sull’area verde attrezzata sono contraddistinte da diversi colori per essere immediatamente identificabili dagli ospiti.
Ampi sono gli spazi comuni al piano terra, tutti suddivisi da pareti mobili che all’occorrenza possono dar vita a un unico locale di circa 170 metri quadrati utilizzabile per eventi di aggregazione e feste.
Gli anziani che alloggiano al primo piano hanno, inoltre, accesso diretto a un giardino pensile ricavato con la sistemazione a verde delle coperture di parti del fabbricato; sullo stesso giardino si affacciano alcune stanze e diversi spazi comuni.
La nuova Casa Residenza Anziani sarà intitolata a Vittoria ed Ermanno Gorrieri, il politico modenese scomparso nel 2004, studioso delle questioni sociali, che dopo l’esperienza nella Resistenza è stato tra i fondatori della Cisl, parlamentare e ministro del Lavoro, e alla moglie Vittoria Bucciarelli, scomparsa un anno prima. Vittoria ed Ermanno erano sposati dal 1946; anche lei aveva partecipato alla Resistenza, come staffetta partigiana, poi si era impegnata nel volontariato cattolico.
GIARDINI, VETRATE E PERCORSI COLORATI
La nuova Casa residenza anziani Vittoria ed Ermanno Gorrieri, realizzata a Modena in via Padovani 32, è una struttura polivalente su due piani fuori terra, con una superficie totale di quasi 4.900 metri quadrati. La cooperativa sociale Domus Assistenza l’ha realizzata con un finanziamento in proprio di 8 milioni di euro, su un terreno concesso dal Comune in diritto di superficie attraverso una procedura ad evidenza pubblica e la gestirà per 60 anni.
La struttura è stata progettata dallo studio dell’architetto Ivan Galavotti e i lavori, durati più del previsto a causa delle difficoltà tecniche e finanziarie incontrate delle imprese costruttrici inizialmente scelte, sono stati portati a temine da Cooperativa Fontanaluccia, Impresa Edile Labarile e Cat Impianti.
La struttura è ripartita in tre nuclei residenziali da 30 posti ciascuno per un totale di 90 posti (15 in più del progetto iniziale che, prima della pandemia e della riorganizzazione delle strutture per anziani, prevedeva anche un centro diurno). L’edificio ha complessivamente 26 camere singole con servizio igienico in comune ogni due camere e 32 stanze doppie con servizi privati. Corridoi e spazi comuni di ciascun nucleo sono contraddistinti da un colore diverso (verde per il nucleo al piano terra; giallo e azzurro i nuclei del primo piano) per aiutare gli ospiti a orientarsi. Ampie vetrate e finestre sono ad altezza tale da consentire agli anziani di vedere all’esterno anche da seduti o in carrozzina. Ogni nucleo è dotato di guardiola, soggiorno, sala per i pasti, salette per la lettura e per incontrare i familiari e una cucina “terapeutica” che può essere utilizzata per preparare una merenda o una torta, in modo da consentire agli ospiti di mantenere attive competenze e capacità manuali.
Al piano terra, oltre a un’ampia zona soggiorno che costituisce una sorta di piazza della struttura, fanno parte delle zone comuni anche i locali per il servizio di parrucchiere e podologo, l’ambulatorio medico e quello infermieristico, il locale per la psicomotricità e la fisioterapia, un locale per il culto e la sala riunioni.
Separato dai nuclei c’è il blocco servizi con lavanderia, magazzini e terminale pasti adatto, oltre che alla preparazione delle colazioni e per scaldare cibi, anche per la preparazione e la cottura di primi piatti di pasta e contorni, grazie all’ampliamento e alle modifiche introdotte in fase di progettazione al fine di migliorare l’apprezzamento delle pietanze da parte degli ospiti.
Infine, sempre al piano terra, in un corpo distinto dalla Cra ma direttamente accessibile, sono state ricavate due unità abitative di circa 53 metri quadrati ciascuna con ingresso indipendente e giardino di pertinenza, in grado di accogliere nuclei familiari di persone anziane o persone singole diversamente abili che potranno quindi beneficiare di alcuni dei servizi della Cra.
Grande attenzione è stata posta anche all’efficientamento energetico: la nuova Casa residenza anziani è infatti un edificio con classe energetica A4. Sul tetto piano del fabbricato sono stati posizionati pannelli solari e fotovoltaici grazie ai quali oltre il 60% del fabbisogno energetico degli impianti termico e idrico-sanitario proviene da fonti rinnovabili.
Il riscaldamento è a pavimento, ma ci sono anche pareti radianti. Inoltre, nell’edificio è installato un sistema domotico di automazione per il controllo e gestione delle tecnologie e impianti termici, regolazione automatica di temperatura e umidità dell’impianto di climatizzazione, gestione dell’illuminazione, chiusura e apertura delle tapparelle. Le porte esterne sono dotate di sensori di allarme per accorgersi immediatamente di eventuali accessi o uscite impropri dalla struttura.