Ha sottoposto la compagna a gravi episodi di violenze sia psichiche che fisiche in conseguenza delle quali la donna, una 60enne, che per tre anni ha subito in silenzio tali angherie, in occasione degli ultimi episodi consumati in provincia di Gorizia nel 2014, ha trovato il coraggio e la forza di rivolgersi alle forze di polizia, raccontando, in una sofferta deposizione, i maltrattamenti subiti che in una circostanza gli hanno cagionato la perforazione del timpano.

Per questi gravi fatti rientranti nell’odierno codice rosso l’uomo, un 54enne residente in un comune dell’Appenino reggiano nell’ottobre del 2014 era stato denunciato per il reato di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Quindi l’iter processuale al termine del quale in data veniva condannato dal Tribunale Ordinario di Gorizia alla pena di anni 3 e mesi 2 con la pena accessoria dell’interdizione dei pubblici uffici per 5 anni.

La sentenza è divenuta definitiva il 28.12.2021 ma l’esecutività è stata sospesa avendo il condannato fatto istanza per una misura alternativa. Al termine dell’iter istruttivo il Tribunale di Sorveglianza di Trieste rigettava l’istanza della misura alternativa motivo per cui Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Gorizia emetteva a carico del 54enne la revoca del decreto di sospensione e il ripristino dell’ordine di carcerazione. Il provvedimento restrittivo è stato trasmesso ai carabinieri di Toano, dove l’uomo vive, per l’esecuzione. I militari ricevuto il provvedimento rintracciavano l’uomo che condotto in caserma al termine dele formalità di rito veniva tradotto in carcere per l’espiazione della pena.

 

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