Guastalla, una nuova metodica per trattare i miomi uterini approda all’ospedale Civile grazie alle nuove competenze chirurgiche acquisite dai professionisti sanitari dopo un attento percorso di alta formazione e un’importante disponibilità da parte dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia a investire in tecnologie innovative mini invasive.

Dopo la microlaparoscopia in regime di Day Hospital per le patologie delle tube e delle ovaie, l’Unità operativa di Ginecologia di Guastalla diretta dal dottor Matteo Crotti si dota di un’altra nuova tecnica per la cura dei fibromi uterini (miomi) che colpiscono l’apparato genitale femminile: la miolisi in radiofrequenza eco-guidata. Si tratta di una tecnica mini invasiva, già utilizzata per lesioni del fegato e del rene, che in questo caso viene utilizzata invece per il trattamento dei fibromi uterini, la principale patologia ginecologica benigna. I fibromi uterini colpiscono oltre il 50% delle donne dopo i 40 anni. Per fortuna la maggior parte di queste lesioni benigne sono asintomatiche e una volta in menopausa tendono a regredire o quanto meno a cessare di crescere. Una parte non irrilevante però delle pazienti affette da miomi uterini può presentare sintomi come alterazione del ciclo mestruale, emorragie, dolori pelvici, sensazione di pesantezza o fastidi a livello vescicale.

Fino a oggi le possibili strategie terapeutiche comprendevano approcci farmacologici (anche negli ultimi anni è stato introdotto un nuovo farmaco efficace sui sintomi) oppure l’approccio chirurgico laparoscopico o a pancia aperta. La miolisi in radiofrequenza apre invece interessanti prospettive ponendosi come alternativa alla chirurgia in specifiche condizioni. Il procedimento consiste nell’inserire all’interno del fibroma, per via trans vaginale ecoguidata, un ago che sulla punta genera temperature elevate grazie all’effetto di radiofrequenza. Il fibroma viene quindi “cotto” andando incontro a un effetto detto di “miolisi” che ne arresta la crescita riducendone spesso il volume stesso. L’intervento, eseguito in regime di day hospital, in anestesia generale, dura pochi minuti e dopo un paio di ore la paziente può tornare a domicilio e riprendere le sue attività ordinarie.

A oggi la miolisi in radiofrequenza eco guidata viene effettuata in pochissimi centri in Italia. Guastalla risulta essere l’unico ospedale del Nord Italia, insieme all’ospedale Evangelico internazionale di Genova, in grado di offrire tale metodica alle pazienti con miomi uterini sintomatici.

“I vantaggi evidenti rispetto alle procedure chirurgiche tradizionale sono importanti – spiega il dottor Crotti -. Anzitutto assenza del dolore post operatorio, drastica riduzione delle possibili complicanze da miomectomia per via laparoscopica o addominale e riduzione dei tempi di degenza da alcuni giorni a poche ore. La paziente può inoltre riprendere immediatamente e senza problemi di alcun tipo le proprie attività lavorative o personali già il giorno dopo l’intervento”.

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