«Ci segnalano che l’acqua non è potabile devo fare i dovuti controlli». In questo modo un truffatore ha derubato a Scandiano, nel comprensorio reggiano, un 79enne reggiano impossessandosi di vari monili in oro e di una giacca con il portafoglio contenente 500 euro in contanti e documento personali della vittima.

Nonostante quindi i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia – che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – tornano a colpire nella nostra provincia i falsi appartenenti a enti vari che con pretestuosi controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. E proprio questo è accaduto nella mattinata di ieri dove presso l’abitazione di un 79enne reggiana uno sconosciuto, spacciandosi per un operatore della società acqua pubblica, ha raccontato al padrone di casa di dover effettuare dei controlli avendo ricevuto segnalazione che l’acqua non era piu’ potabile.

Il malvivente, carpita la fiducia dell’anziano, entrava in casa per poi facendole credere che stava effettuando i dovuti controlli, approfittando di un momento di distrazione accedeva nella camera da letto dell’uomo che metteva a soqquadra impossessandosi di monili in oro vari e di una giacca contenente il portafoglio della vittima con all’interno 500 euro e documenti personali della vittima. Ottenuta la refurtiva il malvivente si allontanava, dileguandosi. Quindi l’allarme al 112 dei carabinieri che oltre a intervenire sul posto per le constatazioni di legge hanno scatenato nella zona una vera e propria caccia all’uomo, che al momento però non ha dato esito positivo.

L’episodio tuona come un vero e proprio campanello d’allarme per gli stessi Carabinieri reggiani e fermo restando le risultanze investigative su questo episodio rilanciano la campagna “Non aprite quella porta” rivolta agli anziani ricordano loro i consigli che possono, se seguiti, sicuramente aiutare a non “restare vittime” di questi malviventi:

–       non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei soprattutto se siete soli in casa;

–       non mandare i bambini ad aprire la porta;

–       prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se si ha di fronte uno sconosciuto aprire con la catenella attaccata;

–       in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino;

–       prima di far entrare estranei, accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento. Prima di farlo entrare comunque telefonate all’ufficio di zona dell’Ente per verificare la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;

–       tenere a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;

–       non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;

–       mostrare cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;

–       se inavvertitamente si apre la porta ad uno sconosciuto non perdere la calma. Invitarlo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta.

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