Il Consiglio Scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli ha assegnato la “Targa di Riconoscimento” alla Rocca di Vignola. La consegna è avvenuta nell’ambito del convegno sulla valorizzazione di castelli e fortificazioni tenutosi proprio nella Rocca in occasione delle celebrazioni per i 60 anni dell’Istituto attivo per la conoscenza, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio castellano.

Diversi gli aspetti sottolineanti nelle motivazioni: l’alto valore del restauro strutturale, architettonico e artistico, l’ottima manutenzione e destinazione di fruizione oltre all’alto livello di accessibilità della Rocca vignolese.

“Dalla lettura del ricco materiale di documentazione fornito dai responsabili della Fondazione e sulla scorta dell’osservazione diretta del complesso castellano – sottolinea infatti il Comitato Scientifico – è emerso come, a seguito degli interventi di messa in sicurezza e consolidamento del complesso dopo il sisma del 2012, sia stata avviata una approfondita campagna di indagini d’archivio al fine di approfondire la conoscenza delle fasi evolutive dell’edificio, operazione condotta in sincronia con il restauro delle parti lesionate. Nel contempo si è dato avvio a un’estensiva mappatura degli intonaci, allo scopo di recuperare quanto più possibile del ricco patrimonio decorativo conservato nelle sale e sulle superfici esterne del castello”.

Il riconoscimento è stato consegnato da Michaela Stagno d’Alcontres, Presidente dell’Istituto Italiano dei Castelli alla Presidente della Fondazione di Vignola Carmen Vandelli sabato 20 aprile, dopo una mattinata dedicata all’analisi delle buone prassi di restauro e valorizzazione relative al patrimonio fortificato modenese e regionale.

Prima di un pomeriggio dedicato allo scenario nazionale, l’Istituto Italiano dei Castelli ha voluto consegnare ufficialmente il riconoscimento alla Rocca di Vignola.

L’edificio – si legge fra l’altro nella motivazione – è oggi oggetto di sistematiche e continue attività di valorizzazione, sia dal punto di vista strettamente architettonico attraverso interventi di manutenzione, restauri mirati e ricostruzione virtuale degli apparati decorativi esterni, sia sotto il profilo culturale, dell’uso civico e dell’accessibilità”.

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