L’introduzione dell’Antropocene come una nuova unità geologica formale definita sulla base dell’impatto dell’attività umana è stata recentemente respinta dalla Commissione Internazionale di Stratigrafia. Quale sarà dunque il futuro di questo termine, che si poneva l’obiettivo di evidenziare come la presenza umana stia influenzando anche i processi geologici? Se ne parlerà in un incontro promosso dal Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche di Unimore che vedrà presenti a Modena esperti del settore e del MUSE di Trento. L’appuntamento mercoledì 24 aprile 2024.
La proposta di formalizzare una nuova unità geologica definita sulla base dell’impatto delle attività umane è stata recentemente respinta dalla Commissione Internazionale di Stratigrafia. La scelta di non adottare il termine “Antropocene” come una nuova epoca geologica è arrivata dopo quindici anni di acceso dibattito in seno alla Comunità Scientifica.
Il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche, assieme agli studiosi del MUSE – Museo delle Scienze di Trento, promuove l’incontro “Quale futuro per l’Antropocene?” che si terrà mercoledì 24 aprile 2024 alle ore 11.30 in Aula 03 dello stesso dipartimento (via Campi, 103) a Modena. L’appuntamento sarà un momento di confronto su temi importanti quali la grande trasformazione eco-sociale antropocenica, gli scenari ecosistemici e la loro comunicazione.
L’appuntamento sarà aperto dal prof. Massimo Bernardi di Unimore e Direttore dell’Ufficio Ricerca e Collezioni MUSE, che introdurrà alla storia dell’Antropocene, mentre nel pomeriggio dalle ore 14.30 la zoologa Giulia Bombieri e l’ecologo Mauro Gobbi del MUSE di Trento analizzeranno l’Antropocene dal punto di vista della biologia della conservazione. Alle ore 16.30 Michele Lanzinger, Presidente ICOM Italia, già direttore MUSE di Trento, chiuderà l’incontro con un intervento sul ruolo della comunicazione scientifica e dei musei per un nuovo attivismo.
“Secondo alcuni il concetto di Antropocene rappresenta la necessaria constatazione di un danno irreparabile inflitto dall’umanità al pianeta Terra. Per altri è un utile riferimento crono-stratigrafico. Per certi una denominazione incoerente, carica di accezioni coloniali. Secondo altri un utile concetto-ombrello. In questa giornata – afferma il prof. Massimo Berardi di Unimore e Direttore dell’Ufficio Ricerca e Collezioni MUSE – di studi ci addentreremo nel vasto dibattito sull’Antropocene dal punto di vista delle scienze naturali e della geologia per provare ad individuare un orizzonte più vasto, nel quale “natura” e “cultura” si fondono, alla ricerca di una prospettiva postdisciplinare da cui analizzare la più profonda trasformazione eco-sociale che la nostra specie abbia attraversato dalla sua comparsa.”
L’incontro, rivolto a docenti, studenti e al pubblico, rientra nel Piano Lauree scientifiche Scienze Naturali e Ambientali e Piano Lauree scientifiche Scienze Geologiche.