Valorizzare il talento delle lavoratrici e dei lavoratori con disturbi specifici di apprendimento – DSA (dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia): è questo il tema del convegno che si è tenuto questa mattina nella Marconi Business Lounge dell’Aeroporto di Bologna.

Le persone con questa caratteristica spesso non vengono messe in condizione di dimostrare le proprie qualità in ambito professionale a causa delle difficoltà che incontrano nei processi di lettura, scrittura o nel calcolo. I DSA non sono causati da un deficit di intelligenza, ma da una neuro divergenza che, pur non impedendo di realizzare le specifiche abilità, può necessitare di tempi più lunghi e carichi maggiori di attenzione. Si stima che questa caratteristica innata e invisibile interessi, solo in Italia, il 5% della popolazione: tre milioni di persone, 1 milione e duecentomila delle quali in età lavorativa.
Basta poco per superare gli ostacoli legati a questi disturbi: software di sintesi vocale già integrati nei programmi di videoscrittura, la possibilità di registrare le call senza dover prendere appunti, schemi per memorizzare le procedure, e altri accomodamenti ragionevoli, anche in sede di colloquio di selezione. Sono proprio questi gli strumenti previsti dalla legge 25/2022 che per la prima volta, due anni fa, ha riconosciuto diritti fondamentali a questi lavoratori.

Al convegno “Il talento delle lavoratrici e dei lavoratori con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA): una risorsa in più per le aziende”, promosso da Associazione Italiana Dislessia (AID), in collaborazione con Aeroporto di Bologna e AIDP (Associazione Italiana per la Direzione del Personale) Emilia-Romagna, hanno partecipato la Senatrice Anna Rossomando, firmataria dell’emendamento che è stato poi recepito nella norma, oltre a rappresentanti delle istituzioni locali e ad aziende impegnate in percorsi di formazione e sensibilizzazione interna per promuovere consapevolezza sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Fra gli altri speaker dell’evento: Chiesi Farmaceutici, Groupama Assicurazioni e Autostrade per l’Italia.

L’impegno che abbiamo preso riguarda l’estensione dei diritti introdotti con la legge 25/2022 a tutto il ciclo di vita delle persone con DSA, attraverso l’approvazione di una legge quadro, andando quindi oltre la legge 170/2010, per assicurare pari opportunità di realizzazione professionale a 1,2 milioni di cittadini con disturbi specifici dell’apprendimento, lavoratori o in cerca di un’occupazione – ha dichiarato la Vicepresidente del Senato, Anna Rossomando – Nello specifico, tra le finalità che il disegno di legge intende perseguire, garantendo piena attuazione all’articolo 3 della Costituzione, vi è quella di riconoscere tutele e garanzie alle persone con DSA, inclusi gli aspetti legati alla formazione e all’accesso al lavoro, estendendo anche alla Pubblica Amministrazione quanto previsto nel privato con l’emendamento a mia prima firma, approvato nella legge 25/2022. Tra le altre novità, l’istituzione dell’Osservatorio nazionale permanente per i disturbi specifici dell’apprendimento ai fini del monitoraggio dell’attuazione delle disposizioni introdotte con il disegno di legge”.

“Per sei lunghi anni la nostra associazione si è battuta per l’approvazione di una legge che tutelasse i lavoratori con DSA” spiega Silvia Lanzafame, presidente AID. “Questa esigenza è nata anche da un cambio di paradigma all’interno di AID. Per molto tempo si è pensato, infatti, che le difficoltà dei dislessici riguardassero soprattutto il mondo della scuola e che gli studenti una volta diplomati potessero rifiorire e realizzarsi nel lavoro. Le richieste di aiuto da parte di molti adulti con DSA e l’aumento progressivo delle diagnosi tra i lavoratori ci hanno fatto capire che così non era. La dislessia è una caratteristica che dura per tutto il corso della vita e dunque le difficoltà possono attenuarsi ma non scomparire. Il convegno è stato quindi l’occasione per diffondere presso le imprese la conoscenza della legge, condividere buone pratiche e strumenti utili all’inclusione di questi lavoratori, e contribuire così a costruire un futuro diverso: far sì che presto nessuno abbia più paura di dire “sono dislessico” per timore di essere discriminato e possa anzi dimostrare di essere una risorsa preziosa per le imprese. Molte persone con DSA hanno infatti attitudine al problem solving, abilità nell’elaborazione delle informazioni visive e spaziali, intuizione e creatività: peculiarità sempre più richieste dalle imprese, in un mercato che riconosce le competenze trasversali e la capacità di pensare fuori dagli schemi. In questi anni comunque la sensibilità nel mondo del lavoro sta cambiando: sono sempre di più le grandi imprese che hanno aderito al nostro progetto di formazione per diventare aziende Dyslexia friendly e altre che hanno partecipato ad attività di divulgazione sui disturbi specifici di apprendimento”.

“Nel 2023 la nostra azienda ha ottenuto la prestigiosa certificazione D&I, ISO 30415:2021 – Human Resource Management – Diversity and Inclusion, primo gestore aeroportuale in Italia a certificarsi, un riconoscimento tangibile del nostro impegno a promuovere un ambiente lavorativo inclusivo e rispettoso – ha sottolineato Nazareno Ventola, Amministratore Delegato di Aeroporto di Bologna -. Questo traguardo non è solo un simbolo, ma un impegno concreto a creare e sviluppare sempre più un contesto dove ogni individuo, indipendentemente dalle proprie caratteristiche, possa sentirsi valorizzato e rispettato. Ed è proprio con questo spirito che siamo lieti di ospitare oggi questo evento per fare il punto assieme sul tema della neuro diversità, ma anche per confrontarci con gli esperti che conoscono bene questa difficoltà invisibile e proprio per questo ancora più sfidante per le persone e per le Organizzazioni. Come Aeroporto siamo abituati a pensare fuori dagli schemi, a trovare soluzioni innovative, a trasformare le sfide in opportunità. E come è emerso oggi dalle discussioni, ogni persona dislessica porta con sé una capacità innata di vedere il mondo in modo diverso e di lasciare un’impronta unica nel tessuto della società che può sicuramente arricchire la nostra Organizzazione. Ricordiamo infatti che la semplificazione e le tecnologie possono creare un futuro in cui ogni individuo, indipendentemente dalle proprie sfide, possa brillare e contribuire con la propria unicità: Aeroporto di Bologna è determinato a proseguire con i suoi progetti di innovazione e di sviluppo su questa strada”.

“L’Associazione Italiana per la Direzione del Personale, AIDP, ha come obiettivo fondante lo sviluppo delle Persone e delle imprese: da questo non può che derivare un’attenzione costante a valorizzare caratteristiche e a far emergere talenti, anche invisibili – ha dichiarato Marco Verga, Presidente AIDP Emilia-Romagna – Attraverso l’esperienza delle nostre associate e dei nostri associati, che provengono dalle principali organizzazioni ed imprese pubbliche e private, riconosciamo infatti che ogni individuo porti con sé un insieme unico di abilità, che potrebbero non essere immediatamente evidenti. Per questo motivo, nel cammino che ci accompagna nello sviluppo sostenibile, come Associazione ci adoperiamo per promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, che accolga e valorizzi le peculiarità delle persone in tutte le forme. In particolare, le persone neuro divergenti, quando adeguatamente supportate e valorizzate, costituiscono una risorsa preziosa che arricchisce il tessuto organizzativo delle aziende. Nel promuovere insieme ad AID e ad Aeroporto di Bologna il convegno di oggi, AIDP si fa quindi portatrice di un messaggio di sensibilizzazione, formazione e condivisione di buone pratiche “Dyslexia friendly”. Siamo fiduciosi che queste azioni possano contribuire a costruire un percorso virtuoso, quello tracciato dalla legge 25/2022, in cui nessuno si senta limitato o discriminato a causa di caratteristiche come la dislessia”.

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