Postacchini, Colleoni, Bussi, Ventola

Un aeroporto in grado di generare ricadute positive sulla città di Bologna, ma anche sull’intero territorio regionale e nazionale, che offre possibilità di sviluppo del comparto turistico grazie all’aumento dei flussi e costituisce motivo di orgoglio per i cittadini. Cittadini che allo stesso tempo manifestano l’esigenza di avere uno scalo che risponda allo sviluppo del traffico con interventi di natura infrastrutturale di adeguamento e potenziamento dello scalo, per mantenere un servizio di qualità e allo stesso tempo esplicitano il bisogno di una maggiore attenzione alla riduzione dell’impatto delle operazioni sulla città senza però limitare lo sviluppo del territorio di cui l’aeroporto è motore fondamentale.

È l’estrema sintesi che emerge dai dati dell’Indagine di percezione del sistema aeroportuale bolognese, realizzata dall’Istituto di ricerca Piepoli su richiesta dell’Aeroporto di Bologna. Uno strumento indipendente che lo scalo ha ritenuto importante attivare per raccogliere feedback sul suo operato e rafforzare le azioni per venire sempre più incontro alle esigenze dei suoi utilizzatori.

L’indagine è stata presentata oggi in una conferenza stampa congiunta alla quale hanno partecipato il Presidente di Aeroporto di Bologna, Enrico Postacchini, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale dello scalo Nazareno Ventola e il Responsabile Sviluppo dell’Istituto Piepoli, Emanuele Bussi.

IL CAMPIONE

Lo studio, un report integrato quali-quantitativo, si è articolato in una fase qualitativa che ha coinvolto due focus group online con cittadini bolognesi e in una fase quantitativa con 1.500 interviste CATI/CAWI con cittadini residenti a Bologna città e provincia e in alcuni comuni del modenese. Le rilevazioni si riferiscono ai mesi di settembre e novembre 2023.

DATI CHIAVE
Sono tre i filoni indagati dallo studio.

Nel primo filone – La percezione della qualità della vita nel comune e nella zona in cui si abita – si evince un 89% di cittadini soddisfatti (voto 6-10) e un 11% insoddisfatti (voto1-5) con riferimento al quartiere in cui vivono. Il campione è poi invitato a motivare il perché della propria soddisfazione/insoddisfazione con una risposta spontanea. La soddisfazione personale di abitare
in una zona considerata “vivibile” (27%) e la presenza di servizi/infrastrutture (16%) sono tra le principali motivazioni riportate dai cittadini soddisfatti. Le prime voci di insoddisfazione riguardano invece la poca sicurezza (20%) e la mancanza di servizi/trasporti (15%).

Nel secondo filone – Il ruolo dell’aeroporto – il 94% dei cittadini considera importante (voto 6-10) l’aeroporto per lo sviluppo ed il benessere della città di Bologna e del territorio circostante; per il 61% del campione l’aeroporto è molto importante (voto 9-10). Solo il 6% del campione lo considera poco importante (voto 1-5). Per gli intervistati, inoltre, la presenza dell’aeroporto genera ricadute positive (voto 6-10) e molto positive (voto 9-10) sulla città di Bologna (97% positive e 68% molto positive), sul territorio Regionale (positive 97% e molto positive 66%), su provincia di Bologna e limitrofe (positive 96% e molto positive 64%), e sull’intero territorio nazionale (positive 96% e molto positive 61%).

Allo scalo viene inoltre riconosciuta la capacità di impattare positivamente (voto 6-10) e molto positivamente (voto 9-10) sullo sviluppo turistico (positivo 97% e molto positivo 70%), sullo sviluppo economico (positivo 97% e molto positivo 66%) e sullo sviluppo occupazionale (positivo 96% e molto positivo 62%).

Per quanto concerne le opinioni e il vissuto sull’aeroporto, i cittadini si considerano d’accordo sul fatto che lo scalo sia motivo di orgoglio (d’accordo 92% di cui il 72% è molto d’accordo), seguito da costituire una realtà in espansione che si sta sviluppando (d’accordo 91% di cui molto d’accordo 67%) e che offre servizi di qualità (d’accordo 91% di cui 66% molto d’accordo) che offre anche servizi che migliorano la qualità della vita dei cittadini (d’accordo 90% di cui molto d’accordo 65%) oltre a costituire una realtà attenta ai bisogni della cittadinanza (molto d’accordo 89% di cui molto d’accordo 63%) che dovrebbe aumentare il numero delle destinazioni (d’accordo 84% di cui molto d’accordo 62%).

I rispondenti all’indagine poi, evidenziano quali sono gli aspetti su cui lo scalo dovrebbe lavorare/intervenire. Il 39% esprime necessità di vedere dei miglioramenti in ambito infrastrutturale. Il 25% cita la sostenibilità e la necessità di intervenire sull’impatto generato dal traffico aereo e su quello ambientale. Il 19% manifesta l’esigenza di avere ancora più voli e collegamenti e il 17% chiede interventi per il miglioramento del traffico viario per raggiungere lo scalo.

Il terzo filone riguarda la conoscenza dei cittadini a proposito delle misure messe in atto per mitigare l’impatto delle operazioni sul territorio. Stimolando gli intervistati sulle iniziative messe in atto per la mitigazione, la misura più conosciuta è quella della limitazione/riduzione del numero di voli all’ora (36%), seguita dall’utilizzo delle piste di atterraggio/decollo più lontane dalla città (25%), mentre anticipare il punto di virata per ridurre i sorvoli sulla città è al 22%.
ln coerenza con il ruolo fondamentale attribuito all’aeroporto, il 46% del campione ritiene giuste queste soluzioni volte alla conciliazione tra lo sviluppo aeroportuale e il benessere della comunità e il 36% auspica nuove soluzioni capaci però di non limitare l’operatività dell’aeroporto. Al 13% del campione non interessa, e solo il 5% ritiene insufficienti le procedure.

“Aeroporto di Bologna è andato oltre i suoi strumenti interni di rilevazione della soddisfazione dei clienti e di quelli esterni ed indipendenti che periodicamente rilevano i dati sulla Qualità del servizio – sottolinea Nazareno Ventola Amministratore Delegato e Direttore Generale di Aeroporto di Bologna – e ha affidato l’incarico di eseguire una indagine di percezione del suo operato e impatto ad un istituto di ricerca indipendente di valore come Istituto Piepoli. Questo significa mettersi ancor di più in ascolto delle esigenze delle cittadine e dei cittadini che fruiscono dell’aeroporto e che con l’aeroporto convivono nel territorio servito. I risultati emersi delineano un quadro di soddisfazione generale per il valore creato e lo sviluppo con alcuni correttivi da attuare. I dati serviranno ad indirizzare ancora più puntualmente le azioni e gli sforzi per lo sviluppo sostenibile dello scalo”.

“Abbiamo incaricato l’Istituto Piepoli, un’autorevole istituzione di ricerca indipendente, di condurre un’indagine sulla percezione del nostro operato e del suo impatto sul territorio. I risultati ottenuti delineano un quadro di soddisfazione generale, riconoscendo il valore che il nostro scalo porta alla comunità e allo sviluppo economico della regione – afferma Enrico Postacchini, Presidente di Aeroporto di Bologna – . Siamo consapevoli che vi sono margini di miglioramento e correttivi da implementare. I dati raccolti ci forniranno preziose indicazioni per indirizzare con maggiore precisione le nostre azioni e gli sforzi volti a promuovere uno sviluppo sostenibile dell’aeroporto. È con impegno e determinazione che continueremo a lavorare per garantire un servizio sempre più efficiente e orientato alle esigenze dei nostri utenti e della collettività che serviamo”.

“Come Istituto di ricerca indipendente – spiega Emanuele Bussi, Responsabile Sviluppo dell’Istituto Piepoli – abbiamo realizzato un’indagine statistica, ponendoci in ascolto delle percezioni della popolazione di Bologna e delle province limitrofe. I risultati hanno fotografato la soddisfazione e l’orgoglio della cittadinanza, che rivela quanto centrale sia la presenza dell’aeroporto, per lo sviluppo economico e il benessere del territorio (94%), avendo importanti ricadute sull’indotto, il turismo e l’occupazione. I cittadini, auspicando un ulteriore sviluppo dell’aeroporto in termini di numero di voli e destinazioni, evidenziano la necessità di interventi di natura infrastrutturale per mantenere un servizio di qualità elevata e ridurre il più possibile l’impatto sulla città”.

 

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