Procede secondo la tabella di marcia la ristrutturazione di Villa Montecuccoli a Baggiovara che diventerà l’hospice ‘Cristina Pivetti’, una struttura residenziale fondamentale nella rete provinciale di cure palliative dedicata a persone in fase avanzata della malattia.

Questo pomeriggio è stata inaugurata la sede del Comitato e Fondazione Hospice Modena Dignità per la vita Cristina Pivetti in una porzione di fabbricato adiacente alla Villa (ex limonaia) che è stata oggetto di ristrutturazione e, contestualmente, l’Azienda USL di Modena assieme al Comune di Modena e Fondazione Hospice ha annunciato l’avvio dei lavori che interesseranno la Villa. Il Comune ha concesso gratuitamente all’Ausl il diritto di superficie su Villa Montecuccoli, di cui è proprietario, per una durata di cinquant’anni e per la stessa durata ha concesso in uso gratuito alla Fondazione Hospice Modena il parco e l’edificio adiacente per consentire all’ente di svolgere i servizi in supporto all’hospice tra cui i corsi di formazione per i volontari. Da tempo i volontari della Fondazione, presieduta dal dottor Gabriele Luppi, sono impegnati nel dedicare tempo alle persone malate, assieme ai professionisti sanitari che erogano cure palliative, offrendo ascolto, supporto, accompagnamento per spostamenti.

I lavori nell’edifico ‘ex limonaia’ sono stati sostenuti dalla Fondazione Hospice con l’importante contributo della Fondazione di Modena. La Fondazione Hospice ha  inoltre sostenuto le  spese di progettazione e direzione lavori dell’intero intervento sulla villa grazie anche ad un importante contributo di BPER Banca.

Il dottor Luppi, a nome dei soci e dei volontari della Fondazione, sottolinea che “il progetto Hospice Modena, fortemente voluto dalla Fondazione Hospice Modena dignità per la vita Cristina Pivetti, ha lo scopo di realizzare un hospice territoriale pubblico, in collaborazione con Comune e AUSL di Modena, a Villa Montecuccoli di Baggiovara. L’inaugurazione della limonaia è molto importante in quanto sarà la sede della Fondazione e dell’attività dei numerosi volontari già dediti alle cure palliative; inoltre la sala formazione sarà il riferimento per la formazione degli stessi volontari e del personale sanitario con programmi condivisi con l’Ausl di Modena”.

Il progetto della villa e della limonaia è stato curato dall’architetto Francesco Gentilini di Modena che precisa: “il progetto di villa Montecuccoli ha richiesto un preventivo approfondito studio sulla struttura e sulla storia dell’edificio oltre che delle caratteristiche di una struttura hospice per poi poter pianificare un complicato restauro conservativo in grado di soddisfare da un lato i vincoli della Sovrintentenza ai beni culturali e dall’altro i requisiti di conformità propri di una struttura sanitaria”.

L’importo complessivo dei lavori per la realizzazione dell’hospice ammonta a 5,9 milioni di euro derivanti per la maggior parte da fondi statali e per la restante parte da finanziamenti della Regione Emilia-Romagna. La struttura che ospiterà la Fondazione è invece stata realizzata con fondi raccolti  dalla Fondazione Hospice attraverso varie iniziative di solidarietà.

La struttura sarà su tre piani (per circa 1700 metri quadrati lordi) e avrà 14 posti letto oltre ai servizi correlati, i locali tecnici e gli spogliatoi per gli operatori. Ogni stanza sarà dotata di tv, bagno privato attrezzato, aria condizionata, wi-fi gratuito e poltrona relax per gli ospiti ed i familiari, ci sarà anche una zona relax con tisaneria, tv, cucina, salotto, soggiorno e due terrazze di facile accesso e all’esterno un ampio parco con zone ombreggiate. L’hospice sarà facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e privati e la vicinanza con l’ospedale di Baggiovara facilita la sinergia tra le strutture sulla base delle esigenze del paziente.

L’assistenza ai pazienti sarà garantita da infermieri presenti h24 con operatori socio-sanitari e a seconda delle necessità individuate interverranno fisioterapisti, psicologi e altre figure professionali. L’hospice sarà in contatto con tutti i nodi della rete provinciale di cure palliative coordinata dal dottor Paolo Vacondio dell’Ausl di Modena, e si raccorderà con la Centrale Operativa Territoriale (COT) per la gestione delle liste d’attesa.

 

 

 

 

 

 

 

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