La Biblioteca Universitaria di Bologna – BUB, grazie a un accordo con la Regione Emilia-Romagna, riceve il Fondo Marcovigi/Pascoli che contiene un importante nucleo di lettere inviate da Giovanni Pascoli all’amico avvocato bolognese Raffaello Marcovigi, per le cui nozze il poeta raccolse nel 1891 la prima edizione di Myricae.

Il carteggio si estende dagli anni universitari a quelli della cattedra a Bologna, fino alla morte del poeta (1912). Il fondo è arricchito da un ulteriore scambio epistolare tra Marcovigi e la sorella del poeta, Maria Pascoli. Non mancano testi poetici, in italiano e latino. L’Ateneo acquisisce quindi documenti importanti per ricostruire alcuni passaggi cruciali della vita universitaria del poeta.

Università di Bologna e Regione Emilia-Romagna hanno predisposto, per mezzo di una convenzione, un piano concorde di riordino e di valorizzazione del fondo Marcovigi/Pascoli: la Regione metterà a disposizione competenze specifiche in materia di schedatura archivistica, mentre l’Ateneo avvierà un progetto di riordino, studio e valorizzazione del fondo, accompagnato dalla trascrizione testuale, e dalla digitalizzazione integrale dei documenti.

In una prospettiva di lavoro almeno biennale, si prevedono anche la realizzazione di un volume e di un percorso espositivo, per rendere fruibile il fondo a un pubblico ampio. La Biblioteca Universitaria, inoltre, si farà carico delle necessità legate alla conservazione e alla consultazione del fondo da parte di ricercatori e studiosi.

“Con l’acquisizione del fondo Marcovigi, resa possibile dalla Regione Emilia-Romagna – afferma il Rettore Giovanni Molari -, il patrimonio dell’Ateneo si arricchisce di documenti preziosi per far luce sulla vita di Giovanni Pascoli, poeta illustre, ma anche studente e docente eccellente dell’Alma Mater. Il fondo ci restituisce, d’altra parte, un ritratto più preciso di Raffaello Marcovigi, anche lui studente e laureato in giurisprudenza nel nostro Ateneo, vicino al poeta dagli anni dell’università fino al momento della morte. Sarà nostra cura promuovere attività di studio e di valorizzazione, per far conoscere un patrimonio così significativo per la storia del nostro Ateneo e per la nostra città”.

“L’acquisizione rappresenta al meglio l’attuazione delle politiche per il patrimonio culturale messe a punto in questi anni dall’Assessorato – dichiara l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori -. Acquisire fondi di grande rilevanza per il patrimonio culturale regionale, restituirli alla fruizione pubblica e valorizzarne i contenuti con interventi di descrizione e digitalizzazione. Daremo continuità a questo tipo di acquisizioni”.

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