Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Liviana Banzi

Insieme, per la sicurezza sul lavoro. La Regione ha accolto la sollecitazione di una delegazione della Cisl Emilia-Romagna di convocare quanto prima il Patto per il Lavoro e per il Clima, con un focus all’ordine del giorno su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’obiettivo, nello specifico, è fare il punto dell’attività svolta dai Tavoli provinciali, istituti dallo stesso Patto, per la salute, la sicurezza e la legalità nei luoghi di lavoro, verificando come si sta operando, evidenziando le buone pratiche in atto e valutando eventuali criticità.

È, in sintesi, quanto emerso dall’incontro avvenuto stamani nella sede di viale Aldo Moro, tra l’assessorato regionale a Lavoro e Formazione e rappresentanti Cisl, dopo un presidio messo in atto dal sindacato per sostenere le proprie proposte a livello nazionale e rinnovare un confronto con la Regione.

Logistica, edilizia e agricoltura restano i settori più “attenzionati”, quelli dove in Emilia-Romagna si verifica il 70% degli infortuni. La Regione ha condiviso la necessità, espressa dalla Cisl, di incrementare la vigilanza sui luoghi di lavoro, elaborare progetti di formazione preventiva e collaborare con il mondo della scuola. In tema di formazione, la Regione ha ribadito la volontà di un ulteriore impegno sulla lingua, visto l’alto numero di lavoratori stranieri impiegati soprattutto nella logistica e nell’edilizia. Per quanto riguarda il rafforzamento della tecnologia, in un’ottica di aumento della sicurezza, la Regione ha ricordato un innovativo progetto a cui sta lavorando insieme all’Università di Bologna e altri partner: la creazione di sensori antinfortuni da sviluppare nel Tecnopolo di Ravenna.

 

 

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