Lo storico edificio dell’Ex Stazione Veneta torna ad aprire le sue porte, per accogliere non più viaggiatori ma ricercatrici, ricercatori e membri del personale universitario che portano avanti i progetti PNRR dell’Università di Bologna. Con il taglio del nastro di questa mattina, alla presenza del Rettore Giovanni Molari e del Sindaco di Bologna Matteo Lepore, sono stati infatti inaugurati i nuovi spazi PNRR ospitati nella palazzina di via Zanolini.

L’intervento ha interessato un’area di circa 800 metri quadrati per un investimento di 1,8 milioni di euro. Al piano terra dell’edificio, dove un tempo c’era l’atrio centrale della stazione, è nata un’aula didattica da 50 posti, che potrà essere utilizzata anche come spazio espositivo. Nell’ala sud dell’edificio trovano spazio invece gli uffici amministrativi che assistono i ricercatori nelle iniziative PNRR dell’Ateneo.

Al primo piano, infine, è stato realizzato un grande open-space che ospita i giovani ricercatori del Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria impegnati nei progetti di ricerca finanziati dal PNRR.

Di proprietà del Comune di Bologna, in concessione all’Università, l’edificio dell’Ex Stazione Veneta è sottoposto a tutela dal Ministero dei Beni culturali. Faceva infatti parte della “Stazione di Bologna San Vitale e pertinenze” sulla linea ferroviaria Bologna-Budrio-Portomaggiore, realizzata a partire dagli anni ’80 del XIX secolo. Fu progettato da Ulisse Minarelli, progettista anche della linea Direttissima e della Bologna-Verona, e realizzato tra il 1885 e il 1887.

I lavori di recupero e adeguamento funzionale hanno interessato diverse porzioni dell’edificio: l’atrio centrale (trasformato in aula didattica), lo spazio contiguo a sud, dove si trova la scala di accesso al piano superiore, e i restanti spazi al piano terra sul lato sud del fabbricato, oltre alle facciate esterne e al coperto. A questi si aggiunge la parte nord del piano terra, che era già stata recuperata per la creazione di un punto ristoro per gli studenti, in uso ad ERGO.

Sono stati rifatti anche tutti gli impianti elettrici, idrici, sanitari e meccanici realizzando un corredo impiantistico ad elevata efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Il progetto dimostra come sia possibile recuperare edifici storici, garantendone l’integrità dal punto di vista urbanistico e storico, senza rinunciare alla funzionalità e al comfort interno.

Dalla nuova Ex Stazione Veneta comincia il viaggio nel mondo della ricerca di tanti giovani ricercatori.

 

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