Si è tenuto qualche giorno fa l’evento conclusivo di due rilevanti iniziative che hanno visto come protagonisti anche gli studenti del nuovo indirizzo “Servizi per la Sanità e l’Assistenza sociale” dell’Istituto Superiore IIS Elsa Morante. Questi progetti hanno permesso agli alunni di collaborare con i Servizi dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e le associazioni locali per simulare interventi sociali, formando futuri professionisti legati alle dinamiche sociali del territorio.

Il Progetto “DFC a Scuola”

Il primo progetto, “DFC a scuola”, rientra nell’iniziativa più ampia “Dementia Friendly Community” (Comunità amica delle persone con demenza), volto a sensibilizzare sul tema della demenza e creare contesti comunitari accoglienti per le persone con disturbi di memoria. Grazie al coordinamento della Prof.ssa Chiara Manfuso, due classi dell’IIS Elsa Morante hanno seguito un percorso formativo elaborato dalla Federazione Alzheimer. Questo percorso prevedeva la conoscenza della patologia, dei fattori di rischio, dei sintomi e delle tecniche di approccio alle persone affette da questa malattia.

Gli studenti hanno lavorato sulla creazione di una comunità amica delle persone con problematiche di demenza, con attività pratiche come la creazione di depliant informativi e l’organizzazione di giornate di sensibilizzazione. La classe 1BS ha realizzato un foglio informativo per le famiglie con riferimenti utili ai servizi locali, mentre la classe 1AS ha proposto esercizi di stimolazione cognitiva durante la Giornata Internazionale dell’Alzheimer, il 21 settembre.

Il Progetto “Connettere e Servire attraverso le Generazioni”

La seconda iniziativa, “Connettere e Servire attraverso le generazioni”, è stata promossa dal Rotary Club Sassuolo in collaborazione con il Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) dell’Ausl di Modena e l’Associazione Sostegno Demenze. Questo progetto ha facilitato lo scambio di competenze tra giovani e anziani. Gli studenti hanno insegnato l’uso della tecnologia agli anziani, mentre questi ultimi hanno condiviso ricette tradizionali e attività culinarie presso la scuola di cucina “Cucina Incantata” di Sassuolo.

Le Interviste agli Studenti

Azzurra, una delle protagoniste del video realizzato dagli studenti, ha espresso il suo entusiasmo: “Ho provato tantissimo interesse. Ho scoperto che c’era un mondo dietro. È una situazione che tutti dovrebbero conoscere. Ci hanno fatto sentire cosa si prova, entrando in empatia con chi soffre molto, come i care giver degli anziani con demenza. In futuro vorrei continuare a giocare a calcio come professionista e nel frattempo acquisire il titolo di studio per poter lavorare nei nidi d’infanzia. Dopo quest’esperienza non escludo di poter lavorare anche con gli anziani”.

Francesco, che si è occupato della regia e dell’editing del video, inizialmente aveva preso quasi per gioco il progetto, ma poi ha compreso l’importanza della relazione di aiuto: “Sapere che sto studiando per aiutare delle persone ed essere utile nella costruzione di una società più attenta ai deboli è una cosa che mi fa molto piacere e mi gratifica.” “Se penso al futuro, vorrei proseguire con la passione per la musica e cantare. Mi piace la scuola che sto frequentando perché mi dà molte competenze e posso tenere aperte anche altre opportunità”.

Collaborazioni e futuro professionale

Entrambi i progetti hanno permesso agli studenti delle due classi di esplorare nuove dimensioni della loro futura professione, abbattendo pregiudizi e riscoprendo il valore delle relazioni intergenerazionali. Gli insegnanti e gli alunni hanno raccontato come queste esperienze abbiano cambiato la loro percezione degli anziani, evidenziando il divertimento e la gratificazione che si trovano nel relazionarsi con loro, con o senza disturbi di memoria.

La partecipazione ha dimostrato che, grazie a queste collaborazioni ben strutturate,  gli studenti non solo acquisiscono competenze pratiche, ma sviluppano anche una profonda comprensione umana e una sensibilità necessarie per diventare veri professionisti nel campo socio-sanitario. Il “Morante”, come sempre, si dimostra scuola in grado di recepire i bisogni del territorio. Con l’avvio del nuovo indirizzo sociale è infatti fondamentale saper cogliere gli stimoli di coprogettazione per esperienze qualificanti e consolidare le collaborazioni con associazioni ed Enti, anche in una futura ottica di inserimento professionale degli studenti.

 

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