A seguito degli esiti di un’attività d’indagine condotta dai carabinieri della Tenenza di Scandiano, scaturita dalla denuncia della vittima, l’odierno condannato era stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di estorsione ai danni di un uomo colpito da handicap. Oltre 110 mila euro l’importo sottratto alla vittima, con minacce e raggiri, facendogli credere che il denaro servisse a sanare una vecchia situazione giudiziaria. Il portatore di handicap da oltre un anno subiva estorsioni da parte dell’uomo, che esausto si era rivolto ai carabinieri della locale Tenenza i quali, con il coordinamento della Procura reggiana, hanno svolto le indagini ponendo fine alla vicenda, culminata con l’arresto in flagranza dell’odierno condannato.

Tutto ha avuto inizio nel settembre 2021, quando l’estorsore, un artigiano all’epoca 41enne, apprendeva di una vicenda accaduta diversi anni prima alla vittima e, con minacce di morte, approfittando della sua condizione di minoranza fisica, induceva l’uomo a consegnarli periodicamente denaro, in contante e tramite bonifici bancari, fingendosi intermediario di una terza fantomatica persona che, nel tempo, si sarebbe interessata per evitare le conseguenze giudiziarie dovute alla mancata assunzione, da parte del malcapitato, di una badante. L’ultimo episodio nel luglio 2022, quando l’estorsore contattava nuovamente la vittima chiedendogli 1.670 euro, fissando un appuntamento in un esercizio pubblico del paese. Questa volta, però, insieme alla vittima vi erano anche i carabinieri della Tenenza di Scandiano che predisponevano un apposito servizio. Dopo aver assistito con discrezione all’incontro e accertata la cessione del denaro, i militari intervenivano bloccando l’estorsore che, trovato con il denaro appena ricevuto, veniva arrestato.

A seguito dell’iter processuale, con sentenza emessa nel marzo 2023 dal Gup presso il Tribunale Ordinario di Reggio Emilia, confermata dalla sentenza del gennaio 2024 della Corte d’Appello di Bologna, divenuta definitiva il 4 giugno scorso, l’uomo è stato riconosciuto colpevole dal competente Tribunale di Reggio Emilia che l’ha giudicato, e condannato a 3 anni e 11 mesi 24 giorni, oltre il pagamento della pena pecuniaria di 1778 euro.

Il 7 giugno scorso l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica ha emesso l’ordine di esecuzione per la carcerazione. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito l’altro pomeriggio dai Carabinieri della Tenenza di Scandiano, nel cui comune l’uomo risiede.

 

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