I Club Rotary di Bologna hanno donato all’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna e all’Azienda USL di Bologna due kit di ultima generazione per la tele-riabilitazione: un’importante tecnologia del valore di 10.000 euro. La cerimonia di consegna, svoltasi oggi nella biblioteca storica dell’Ospedale Bellaria, ha visto la partecipazione dei Club Rotary del Gruppo Felsineo, con capofila la Presidente AR 2023-2024 Patrizia Farruggia del Rotary Club Bologna Valle del Savena.

A ricevere la donazione – due valigette HomeKit per consentire ai pazienti che ne necessitano di svolgere in modo completo diverse tipologie di riabilitazione direttamente a casa – Paolo Bordon, Direttore generale all’Azienda USL di Bologna, il Professor Raffaele Lodi, Direttore scientifico dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, e la Dottoressa Giada Lullini, referente per la tele-riabilitazione presso l’IRCCS dell’Azienda USL di Bologna.

“Questi kit rappresentano una svolta nel campo della riabilitazione – ha spiegato la Dottoressa Lullini – Il sistema VRRS (Virtual Rehabilitation System), con Telecockpit e HomeKit, permette ai pazienti di eseguire esercizi riabilitativi motori, cognitivi e logopedici direttamente da casa, con il supporto remoto in real-time dei terapisti”.

Si tratta di un sistema caratterizzato dal terminale Telecockpit, utilizzato in ospedale, mentre le valigette HomeKit, portatili e facili da usare, consentono ai pazienti di svolgere la riabilitazione a domicilio. “La peculiarità della tele-riabilitazione – ha proseguito Lullini – consiste nel permettere al terapista di monitorare e guidare in tempo reale il paziente durante la sessione, assicurando che gli esercizi vengano eseguiti correttamente e consentendone la personalizzazione in base alle necessità individuali”.

L’elevata aderenza alla tele-riabilitazione e la soddisfazione dei pazienti nei confronti di questa modalità di riabilitazione , come emerso da un recente studio pilota condotto presso la UO Medicina riabilitativa e neuro riabilitazione dell’IRCCS ISN di Bologna in pazienti con esiti di stroke e grave cerebro lesione acquisita, ha spinto l’Istituto e l’Azienda USL ad estendere la tele-riabilitazione a una vasta gamma di patologie, includendo persone affette da sclerosi multipla, Parkinson e malattie neurodegenerative, nonché pazienti con patologie neurologiche in età evolutiva.

Gli HomeKit attualmente in dotazione vengono forniti ai pazienti per una media di circa 4 settimane, consentendo la presa in carico in tele-riabilitazione di circa 120 pazienti all’anno, a fronte della strumentazione di cui oggi dispone l’Istituto.

Patrizia Farruggia, presidente del Rotary Club Valle del Savena, ha evidenziato l’impegno dell’Associazione nel sostenere progetti di alto valore sociale e sanitario. “Quando abbiamo saputo del lavoro innovativo della dottoressa Lullini ho subito pensato che il Rotary potesse contribuire in modo significativo attraverso i Fondi distrettuali ed internazionali. Questi possono essere erogati su specifiche tematiche, quali la Salute e, in particolare quest’anno, la Salute Mentale. Questo contributo aiuterà più persone con disturbo cognitivo a migliorare la propria qualità della vita, anche grazie all’innovativa modalità di trattamento domiciliare”.

Il Direttore generale dell’AUSL di Bologna, Paolo Bordon, ha ringraziato il Rotary per la generosa donazione e ha ribadito l’importanza della collaborazione tra enti per il progresso dell’assistenza. “L’Azienda USL di Bologna è all’avanguardia nella tele-riabilitazione e questa donazione ci permette di ampliare ulteriormente i nostri servizi, offrendo ai pazienti un’assistenza sempre più efficace e innovativa al domicilio dei pazienti. Una donazione che supporta la nostra Azienda e l’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche a progredire nella direzione indicata dal DM77” precisa il Direttore generale.

“La donazione del Rotary Club rappresenta un passo fondamentale nel nostro continuo impegno per l’innovazione e l’eccellenza nel campo della riabilitazione neurologica – ha concluso il Professor Lodi, Direttore scientifico dell’IRCCS ISN di Bologna – L’integrazione di tecnologie avanzate ci permette di sviluppare soluzioni terapeutiche all’avanguardia, migliorando significativamente la qualità della vita dei nostri pazienti”.

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