Oltre 2.000 persone in corteo nel cuore di Mirandola e del distretto biomedicale modenese, un risultato incredibile che va oltre ogni più rosea previsione e manda un messaggio fortissimo alla Mozarc e ai suoi manager. La Comunità di Mirandola e di tutto il Distretto biomedicale hanno dimostrato con passione di voler lottare per il futuro dei 350 dipendenti che l’azienda vorrebbe rottamare e per il futuro del biomedicale modenese. Insieme abbiamo scritto una pagina di storia e nel cuore abbiamo la parola più semplice e più potente: grazie, grazie a nome delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Così Lisa Vincenzi (Filctem Cgil) e Alberto Suffritti (Femca Cisl) commentano la straordinaria riuscita del corteo organizzato nel quarto giorno di sciopero.
Corteo che si è mosso dalla stazione vecchia delle corriere per raggiungere piazza Costituente, aperto dal grande striscione sul quale campeggiava lo slogan “giù le mani dal biomedicale”, a ribadire che salvare il lavoro in Mozarc significa chiudere la porta al rischio di un contagio in altre imprese del distretto. Scroscianti gli applausi per le storie di fabbrica e di lavoro portate, a nome dei 350 nel mirino aziendale, da Fabio Bertolino, Antonio Rendi, Fabia Mazzoni e Silvia Locatelli.

PRESENZA MASSICCIA DELLE ISTITUZIONI
Al corteo hanno preso parte in modo massiccio le Istituzioni, elemento importantissimo più volte sottolineato da Cgil e Cisl, anche attraverso Fabio Digiuseppe (leader della Filctem Cgil modenese) e tutto lo stato maggiore della Femca Cisl Emilia Centrale.
Hanno sfilato in fascia tricolore i Sindaci dei Comuni modenesi di Mirandola, Medolla, Finale Emilia, presenti anche il Comune di Concordia (rappresentanto dal consigliere Paolo Negro) e i Sindaci di San Giovanni del Dosso e Poggio Rusco, in arrivo dalla provincia mantovana.
Insieme a loro il vicepresidente della Provincia di Modena (Gian Carlo Muzzarelli), i parlamentari Stefano Vaccari, Andrea De Maria, Maria Cecilia Guerra, il consigliere regionale Luca Sabattini.

LA VOCE DELLA DIOCESI, DI LAPAM E DELL’INDOTTO
E proprio nelle ultime ore si sono alzate le voci solidali e preziose della Diocesi di Carpi, di Lapam Confartigianato e di una miriade di piccole imprese mirandolesi che fanno parte dell’indotto del biomedicale.

IL PRESIDIO PROSEGUE
LUNEDI’ LA VISITA DELLA PROVINCIA E DELLA PREFETTA CAMPOROTA
Il presidio davanti ai cancelli Mozarc non si interrompe, nemmeno sotto al sole rovente di questo fine settimana. Lunedì prossimo, alle 11:30, è atteso dalle lavoratrici e dai lavoratori l’arrivo del Presidente della Provincia di Modena (Fabio Braglia) insieme alla Prefetta Alessandra Camporota.

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