Si è svolto ieri – 26 giugno – a Formigine il primo consiglio comunale della nuova legislatura, nella cornice di piazza Calcagnini, all’aperto come da tradizione formiginese. Ha aperto i lavori il sindaco uscente Maria Costi, in qualità di consigliere anziano che ha ottenuto più voti di preferenza personali, come previsto dalla norma. Dopo il giuramento del sindaco Elisa Parenti, l’aula ha eletto all’unanimità Antonietta Vastola (Partito Democratico) come presidente del consiglio comunale e Davide Romani (Lega Prandi Sindaco) come vicepresidente.
“A tutti coloro che mi hanno votato – ha esordito il Sindaco a margine del giuramento – ma anche a coloro che non lo hanno fatto va il mio immediato ringraziamento perché hanno comunque partecipato insieme a noi alle elezioni amministrative. Il processo elettorale rappresenta quella mediazione democratica che permette di confrontare visioni, paragonare proposte e programmi, mediare i conflitti, individuare responsabilità e figure adeguate a reggere una comunità locale, una regione, il governo di un paese. A tutti noi spetta il compito di provare a dimostrare che i cittadini possono avere fiducia nelle istituzioni, che si può fare politica e amministrare una città con onestà, trasparenza, senza interessi personali, ascoltando le persone e provando a risolvere i loro problemi. Starà senz’altro in primis a me e alla nostra giunta, dare dimostrazione di impegno e abnegazione. Il ringraziamento va subito a Maurizio Prandi e Simona Sarracino, che al processo elettorale hanno dato un contributo fondamentale come candidati a Sindaco”.
Il Sindaco ha poi illustrato i primi indirizzi di governo presentando la giunta al consiglio e alla città, come prevede la normativa: “La nostra comunità – ha continuato Elisa Parenti – ha espresso chiaramente la sua voce per dire cosa chiede alla prossima amministrazione. Ma le questioni della nostra città vanno senz’altro contestualizzate per capirle meglio a livello globale per affrontarle ancora meglio a livello locale. Penso alle grandi sfide che abbiamo davanti: la questione demografica e gli strumenti dei servizi all’infanzia per arginarla, la sfida attualissima del cambiamento climatico, della transizione energetica e della sicurezza idrogeologica che ci ha impegnato da subito nel monitoraggio costante dei fiumi, la centralità delle frazioni e la fondamentale questione della sicurezza, su cui occorre non fare nemmeno un passo indietro e adeguare gli strumenti ai problemi nuovi dell’oggi”.
Maggioranza e opposizione hanno infine eletto le loro rappresentanze in seno al consiglio dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico: Per la maggioranza siederanno in unione i consiglieri Alessandro Neviani, Giovanni Zini, Giulio Gibellini, Giulia Santunione, mentre i tre componenti designati dalla minoranza saranno i consiglieri Simona Sarracino, Maurizio Prandi, Francesco Borrelli.