Dall’agosto 2022, in stato di abituale ubriachezza, maltrattava la moglie, denigrandola e offendendola, tempestandola di insulti e minacciandola di morte. Presentandosi a casa dopo il lavoro sempre ubriaco e cercando il litigio, accusandola di sperperare il suo denaro, giungendo poi a percuoterla con spinte, calci, pugni, schiaffi e a tirarle i capelli, rompendo ogni oggetto che gli capitasse a tiro durante le discussioni, inseguendola anche sul luogo di lavoro, inviandole messaggi telefonici in cui la minacciava di morte.

Nell’ultimo episodio, l’uomo minacciava di morte la moglie, dicendole di avere un ferro in macchina. Intervenuti nell’immediato i militari di Correggio, avevano modo di appurare che l’uomo deteneva nella propria autovettura, una chiave inglese in acciaio avente una lunghezza di cm 40 totali, posta sotto sequestro.  Una serie di violenze quelle compiute dall’uomo nei confronti della donna a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri della stazione di Correggio a cui la donna nel corso di una lunga deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci un 55enne abitante in un comune della bassa reggiana in ordine al reato di maltrattamenti in famiglia e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della Stazione di Correggio ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Correggio che hanno condotto le indagini.

Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo, dopo aver perso il lavoro nel 2022, per quattro o cinque mesi, durante i litigi e sotto l’effetto dell’alcol, almeno ogni due giorni, apostrofava la moglie con gravi epiteti ingiuriosi tempestandola di insulti. Dal marzo 2023 si presentava a casa dopo il lavoro completamente ubriaco e, almeno ogni due giorni, provocava dei litigi con la moglie offendendola, durante tali discussioni, iniziava a percuoterla con spinte e schiaffi al volto e tirandole i capelli. In alcune occasioni la trascinava fuori dall’appartamento e, chiudendola fuori dall’abitazione. Il 9 giugno scorso, colpiva la moglie con pugni e calci cagionandole lesioni personali giudicate guaribili dai sanitari in 15 giorni. Il 19 giugno scorso citofonava alla moglie e la minacciava e, successivamente, le telefonava insistentemente con altre minacce.

In un’altra occasione, la telefonava sul luogo di lavoro, poi le inviava un audio avvertendola che stava arrivando e, giunto sul posto, non potendo entrare, sbatteva violentemente i pugni contro la vetrata della porta d’ingresso minacciandola. Nel frangente, l’uomo veniva bloccato dai carabinieri, che lo trovavano in possesso di una chiave inglese in acciaio avente una lunghezza di cm 40 totali. Gravi condotte maltrattanti quelle denunciate dalla donna che riscontrate dai militari in forza alla Stazione di Correggio hanno portato all’odierno provvedimento cautelare richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana. Il 29 giugno scorso, i carabinieri della Stazione di Correggio, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura, vi davano esecuzione sottoponendo al provvedimento cautelare l’uomo. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

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