Si è tenuto nei giorni scorsi il primo incontro del nuovo Comitato di Distretto di Sassuolo, alla presenza dei Sindaci, molti dei quali appena eletti, della Direttrice del Distretto Federica Ronchetti, della Direttrice Generale Ausl Anna Maria Petrini insieme al Direttore Generale dell’Ospedale di Sassuolo SpA, Stefano Reggiani. Insieme a loro molti professionisti sanitari che hanno illustrato alcune delle attività e servizi offerti, sia a livello territoriale che ospedaliero. Altre tematiche specifiche, come quella dell’integrazione socio-sanitaria e quella della salute mentale, saranno approfondite in ulteriori incontri dedicati.

Dopo un primo momento di saluto e conoscenza reciproca, sono stati presentati gli investimenti sul Distretto che ammontano a circa 10 milioni di euro. Sono compresi la Centrale Operativa Territoriale già nella sua sede definitiva, l’Ospedale di comunità a disposizione del Distretto il cui cantiere è già avviato nel Comune di Maranello (oltre 4 milioni di euro) e l’Hospice a Fiorano Modenese, per cui sono in corso di valutazione le offerte per l’aggiudicazione dell’appalto integrato del valore di oltre 3,5 milioni di euro. Lavori avviati ad aprile scorso per la ristrutturazione della Casa della Comunità a Formigine (186 mila euro), a maggio per quella di Sassuolo (ristrutturazione per 1,7 milioni), mentre sempre questa estate inizieranno i lavori alla Casa della Comunità di Montefiorino (quasi 58mila euro). Si aggiungono gli investimenti per altri 4,5 milioni che, nel prossimo biennio, interesseranno l’Ospedale di Sassuolo SpA

A livello di servizi, sono circa 230 i professionisti sanitari AUSL del territorio che lavorano sul Distretto a servizio dei cittadini. Si è parlato, in particolare, dei servizi di Assistenza primaria e dell’organizzazione dei 69 medici di medicina generale e 16 pediatri che consentono, nonostante le note difficoltà nel reperimento di questi professionisti, di assicurare l’assistenza a tutti i cittadini, anche con modalità innovative e di collaborazione, come ad esempio il “team” che garantisce il servizio di assistenza primaria sul territorio di Montefiorino. Si è parlato anche di infermieristica di comunità, con i 7 punti attivi e in rete con le 3 Case di comunità. Il team di professionisti, in costante rapporto col medico, può prendersi cura del paziente secondo un modello che non è più “prestazionale” ma “relazionale”, promuovendo così maggior fiducia tra infermiere e cittadino e anche tra istituzioni e cittadino. “In questo modo i cittadini – ha spiegato Marcella Nicolini, Dirigente professioni sanitarie del Distretto di Sassuolo – hanno sempre un punto di riferimento preciso e costante nel loro territorio, si crea la base per una medicina di iniziativa e di prossimità con al centro l’infermiere, promotore di integrazione socio-sanitaria e sussidiarietà, che aiuta il cittadino a prendersi cura della propria salute o, in qualità di caregiver, dei propri cari”.

Particolare attenzione anche al PUA – punto unico di accesso – per le persone fragili. “Il cittadino con disabilità/non autosufficienza e/o caregiver può accedere a uno sportello fisico per esprimere un bisogno socio-sanitario, oppure può essere intercettato direttamente da un nodo della rete dei servizi socio-sanitari e orientato al PUA per una presa in carico” ha chiarito Nicolini.

I professionisti del Centro disturbi cognitivi e demenze (CDCD) hanno poi descritto il proprio servizio che, ad oggi, ha in carico 1500 anziani di cui 1000 con demenza ed effettua 1700 prime visite all’anno e 2600 controlli. “Il CDCD, oltre a un supporto al caregiver – ha illustrato Barbara Manni, referente Area sociosanitaria del Distretto e responsabile del CDCD di Sassuolo -, garantisce al paziente un’assistenza psicosociale e non farmacologica, che si integra con tanti progetti di promozione della salute, in primis la rete delle Palestre della memoria, volte alla stimolazione cognitiva della persona con demenza.

“È stato un incontro positivo – commenta la Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena Anna Maria Petrini –, molto utile per rinnovare la collaborazione con le amministrazioni di questo Distretto, alcune nuove, in continuità con il dialogo che c’è sempre stato nella programmazione dei servizi sanitari. Ringrazio di questo tutti i Sindaci del territorio ceramico per la grande disponibilità e la collaborazione, nella direzione univoca di offrire un’assistenza sempre più rispondente ai bisogni dei cittadini”.

“I Comuni del Distretto – sottolinea Luigi Zironi, Sindaco di Maranello e Presidente dell’Unione Distretto Ceramico – continueranno a dare tutto il supporto possibile all’Ausl, affinando un gioco di squadra che – in un periodo complesso come quello che sta vivendo la sanità – sta dando risultati significativi nei nostri territori e che può essere ulteriormente consolidato attraverso la realizzazione dei progetti già avviati e sviluppo di nuove azioni. Abbiamo un obiettivo comune, al quale lavoreremo assieme con la massima concretezza: avvicinare i servizi sanitari alla cittadinanza, con presidi ancora più capillari e strutture all’avanguardia che siano in grado di potenziare ulteriormente la capacità della rete socio-sanitaria di rispondere in modo sempre specifico e puntuale alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie”.

Anche il Direttore Generale dell’Ospedale di Sassuolo SpA, Stefano Reggiani, e il Direttore Sanitario, Silvio Di Tella, hanno portato i loro saluti ai sindaci facendo una ‘fotografia’ delle attività del nosocomio sul territorio del Distretto, e anche su Vignola e Pavullo, con diverse collaborazioni delle piattaforme chirurgiche. Reggiani ha ricordato, in proposito, il percorso di sempre maggior integrazione coi servizi territoriali dell’AUSL e l’importanza dell’ospedale come centro di riferimento per le specialità chirurgiche, compreso un importante progetto sulla ‘presa in cura’ proattiva dei pazienti oculistici e diabetici, grazie a un’innovativa rete di retinografi che vede proprio Sassuolo come ‘hub’ per tutta l’area Sud della provincia. Il punto nascita, ha fatto poi notare il Direttore, è oggi il secondo a livello provinciale dopo il Policlinico di Modena. Per quanto riguarda il potenziamento dell’offerta, Sassuolo ha garantito nel 2023 un volume di oltre 8.600 ricoveri chirurgici (DRG), saturando di fatto la propria capacità operativa. In termini di sviluppo, Reggiani e Di Tella hanno quindi ricordato ai sindaci gli investimenti di oltre 4.5 milioni di euro in corso di attuazione, sia per l’acquisizione di nuove tecnologie che per ampliamenti strutturali, primo fra tutti quello che interesserà l’anno prossimo il Pronto Soccorso. Con l’ingresso di pazienti dal territorio reggiano, infatti, il PS sassolese ha superato negli ultimi anni i 42 mila accessi l’anno.

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