Sono in corso in questi giorni gli interventi previsti dal programma quinquennale di controllo e manutenzione delle 3 alberature monumentali tutelate ai sensi della normativa regionale e affidate al Comune di San Lazzaro:

  • la Roverella (Quercus pubescens) di via Andreoli;
  • la Roverella (Quercus pubescens) di via Gaibola;
  • il Gelso (Morus spp.) di via Palazzetti.

Tali alberi, pur essendo di proprietà privata, con l’apposizione del vincolo di monumentalità sono sottoposti ad un regime di tutela particolare affidato al Comune e gli interventi sono finanziati dalla Regione Emilia Romagna. Gli interventi in corso, che seguono quelli già svolti nel 2023, includono indagini sullo stato fitosanitario (analisi di stabilità visiva e tomografica al colletto e alla corona), potature (rimonda del secco e, dove necessario, alleggerimento e riforma con taglio di ritorno) con cippatura e distribuzione del cippato in loco.

Oltre a questi 3 esemplari, sono stati dichiarati monumentali dalla Regione:

  • il cipresso di via Idice (az. agricola Tomisa);
  • il filare di cipressi su via Croara;
  • il filare di cipressi sulla dolina della Spipola;

affidati alla gestione dell’Ente per la Gestione dei Parchi e la Biodiversità.

Infine, un recente provvedimento regionale ha aggiunto alla lista anche 5 cedri monumentali in una proprietà privata in via Zucchi che potranno quindi beneficiare degli eventuali contributi regionali per la verifica e la tutela.

I tecnici del Settore Ambiente stanno inoltre proseguendo le attività di verifica e censimento di altre alberature di notevole interesse al fine di inserirle nell’elenco degli alberi di pregio comunale o proporli per il decreto di monumentalità da parte della Regione. Le segnalazioni e proposte possono pervenire al Settore Ambiente anche da parte dei cittadini, utilizzando l’apposita scheda pubblicata sul sito comunale.

 

Così la Vicesindaca Sara Bonafè “Continua questa importante sinergia pubblico privato a tutela di un patrimonio inestimabile come quello delle alberature monumentali. L’investimento per la tutela e la cura di questi esemplari rappresenta e incarna un preciso modo di vedere e intendere il rapporto tra comunità e ambiente, promuovendone e valorizzandone il ruolo strategico, la storia e la bellezza. Non solo, continueremo il lavoro di censimento per candidarne altre, garantendo tra l’altro una maggior tutela ambientale del contesto che le ospita”.

 

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