Scegliere il centro storico per mettere qui le radici della propria attività. E meglio se tutto ciò avviene in strade o piazze che hanno bisogno di un’iniezione di fiducia per rilanciarsi, anche attraverso un miglioramento della qualità dell’offerta commerciale.

E’ questo che faranno le 15 nuove attività selezionate a seguito della chiusura del Bando per l’assegnazione di contributi finalizzati all’avvio di nuove attività commerciali, di vicinato, artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande e di servizi alla persona nel centro storico di Reggio Emilia.

Il finanziamento stanziato in origine dal Comune, che era di 150.000 euro, è raddoppiato grazie alle ulteriori risorse messe a disposizione dalla Camera di commercio dell’Emilia, per un totale a Bando di 300.000 euro.

HANNO DETTO – “Da tempo non vedevamo l’apertura di tante attività in centro storico e speriamo segnino l’avvio di quell’inversione di tendenza su cui dobbiamo lavorare – ha detto oggi il sindaco Marco Massari alla stampa, presentando gli esiti del bando – Il finanziamento congiunto di Comune e Camera di commercio ha dato un esito positivo e in continuità con ciò che vogliamo per il nostro centro storico in termini di economia urbana: un approccio che non comprende il solo tema del commercio, ma anche altri elementi quali ad esempio l’Università e il turismo, il ripensamento della piazza dei teatri e il parco, dell’accessibilità, dei parcheggi, dei servizi e l’incentivo a nuove aperture. Economia urbana diventa in questo senso un concetto chiave legato alla riqualificazione complessiva del centro, a cui corrisponderà una specifica governance che metteremo in campo nei prossimi mesi grazie ai fondi regionali”.

“Il bando che presentiamo va nella direzione del percorso che ci attende nei prossimi anni, un percorso da condividere con le associazioni di categoria e che si basa sulla nuova legge regionale in materia di centri storici – ha aggiunto l’assessora a Economia urbana, Città storica e Commercio Stefania Bondavalli – La nuova legge tiene conto dei profondi cambiamenti delle città avvenuti negli ultimi anni e delle nuove risposte di cui esse hanno bisogno. Ci dà quindi ulteriori strumenti di lavoro, un lavoro che porteremo avanti in maniera concertata, come già abbiamo iniziato a fare in questi giorni con i primi incontri col mondo del commercio”.

“A un anno dalla costituzione della Camera di commercio dell’Emilia, siamo particolarmente orgogliosi di aver contribuito al successo del bando promosso dal Comune per l’avvio di nuove attività nel centro storico della città – ha proseguito Azzio Sezzi della Giunta camerale della Camera di Commercio dell’Emilia – Si tratta di un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni del territorio a sostegno in particolare delle imprese del commercio, ‘settore ancora in sofferenza’, e della rivitalizzazione di un’area strategica per Reggio Emilia”.

Alla presentazione è intervenuta anche Lorena Belli, dirigente del servizio Attività produttive e Sportello imprese del Comune di Reggio Emilia, che ha illustrato i dettagli del bando e la mappa delle nuove aperture.

ECONOMIA E RIGENERAZIONE – La procedura del Bando si è conclusa nei giorni scorsi, a seguito della raccolta, verifica e valutazione tecnica da parte dell’apposita Commissione delle 17 manifestazioni d’interesse pervenute al Comune, di cui 15 ammesse al contributo.

Ciascuna delle 15 nuove attività imprenditoriali riceverà fino a 20.000 euro di finanziamento. I contributi assegnati riguardano soltanto le spese ammissibili e indicate dal Bando, quali canone di locazione, spese per utenze, comprese quelle di attivazione, acquisto di impianti, macchinari e attrezzature, incluse quelle informatiche, ed arredi.

E’ stata approvata una graduatoria delle domande, che prevede una contribuzione totale pari a 256.667,90 euro.

Con l’obiettivo di rafforzare, anche qualitativamente, il sistema delle attività in centro storico, il Bando prevedeva un meccanismo di premialità per tutte quelle proposte che soddisfacevano alcuni importanti requisiti, tra cui:

  • la promozione dell’artigianato artistico e tradizionale;
  • la promozione dell’enogastronomia tipica della regione Emilia-Romagna con particolare attenzione alla valorizzazione dei prodotti locali;
  • l’utilizzo di strumenti innovativi anche digitali (e-commerce, app o piattaforme per la prenotazione degli acquisti o dei servizi, social media, nuovi servizi alla clientela), di commercializzazione e promozione;
  • il riutilizzo di spazi sfitti alla data di pubblicazione del Bando nelle aree considerate critiche a seguito dello studio del Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano: vicolo Trivelli, via Emilia San Pietro e via Emilia Santo Stefano, via Roma, galleria Cavour e zona a nord dell’asse della Via Emilia;
  • la prevalente partecipazione femminile e giovanile;
  • lo sviluppo di start up innovative;
  • l’accessibilità per persone con disabilità.

Sono 5 le nuove attività che apriranno nelle aree che l’Amministrazione ha considerato di particolare interesse per le strategie e la qualità urbana del centro storico: galleria Cavour, via Emilia Santo Stefano, via Monzermone e vicolo Trivelli.

 

CHI SONO – Delle 15 attività che accedono al contributo

  • 5 sono di commercio e somministrazione alimenti e bevande
  • 1 di servizio alla persona
  • 4 di commercio di generi vari alimentari e non alimentari
  • 1 di attività di artigianato
  • 1 di attività di artigianato più commercio
  • 2 sono locali di somministrazione di alimenti e bevande
  • 1 è locale di somministrazione oltre a attività ricreativa.

Le nuove attività, secondo i progetti proposti e selezionati, comprendono tutte quelle previste dal Bando: somministrazione di alimenti e bevande, commercio, servizi alla persona e artigianato.

 

Fra le domande ammesse al contributo:

  • 7 si segnalano per essersi aggiudicate il punteggio di Impresa a prevalente partecipazione giovanile, di età inferiore ai 35 anni, oppure di età inferiore ai 35 anni del titolare dell’impresa o del legale rappresentante;
  • 4 si sono aggiudicate il punteggio di Impresa a prevalente partecipazione femminile.

Le nuove attività dovranno aprire entro 6 mesi dalla data di pubblicazione del bando, avvenuta il 28 febbraio scorso, e dovranno presentare richiesta di erogazione del contributo entro il 28 febbraio 2025.

 

 

 

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