Il 22 febbraio scorso era stato arrestato in flagranza di reato dopo che, all’interno di una Birreria di Correggio, con destrezza aveva sfilato dagli indumenti di un cliente le chiavi dell’auto ed il telefono cellulare. Successivamente, dopo aver chiesto “qualcosa in cambio” per la restituzione dei due oggetti, al rifiuto da parte del proprietario, insieme agli altri due correi lo aggredì prendendolo a calci e pugni, facendolo cadere a terra, e riservando lo stesso trattamento anche ad altri due clienti intervenuti a difesa della vittima. Aperta l’autovettura utilizzando la chiave asportata, si era poi allontanato a forte velocita alla guida del mezzo rubato.

I militari della stazione di Correggio, allertati da alcuni cittadini che avevano segnalato l’accaduto, giunti sul posto identificarono le vittime dell’aggressione in tre clienti del bar poi, acquisite le prime notizie, si misero alla ricerca dei fuggitivi riuscendo a localizzare il veicolo e, dopo un inseguimento di qualche minuto, a bloccarlo all’altezza dell’ingresso del parco della memoria su via Varsavia a Correggio. Il passeggero seduto al lato anteriore riusciva a fuggire, mentre il conducente 26enne, nonostante la forte resistenza esercitata con calci, spintoni e manate nei confronti dei due militari operanti, veniva messo in sicurezza con le manette e successivamente accompagnato in caserma per ulteriori accertamenti.

Con le accuse di concorso in furto con destrezza, tentata estorsione, rapina impropria, lesioni personali aggravate, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, i carabinieri della stazione di Correggio arrestarono in flagranza di reato il giovane di 26 anni, residente a Correggio, ristretto a disposizione della Procura reggiana. Il giorno dopo il Gip convalidava l’arresto e applicava nei confronti dell’uomo la misura degli arresti domiciliari. A seguito del violento episodio, l’altro ieri mattina i carabinieri di Correggio hanno dato esecuzione al decreto applicativo della misura di prevenzione del D.A.C.U.R. (divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico intrattenimento), emesso dalla questura di Reggio Emilia lo scorso 18 giugno nei confronti del giovane il quale, per due anni, non potrà accedere ai pubblici esercizi e locali di pubblico intrattenimento ubicati nel comune di Reggio Emilia (ad esempio bar e discoteche) incluse le relative distese, né stazionare nelle immediate vicinanze ed in prossimità degli stessi.

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