Una repressione della protesta che ha portato finora a centinaia di persone uccise e un sostanziale blackout delle comunicazioni, in parte attenuato.
Una delegazione di cittadini del Bangladesh è stata ricevuta oggi, mercoledì 24 luglio, in Municipio dal sindaco Massimo Mezzetti che ha voluto in questo modo esprimere attenzione e solidarietà verso una comunità che a Modena è presente da molti anni e integrata.

Charag Uddin, presidente dell’associazione Sylhety Modena e provincia ha fatto un quadro della situazione spiegando che le comunicazioni fino a oggi sono state impossibili e questo ha fatto crescere la preoccupazione di chi vive all’estero senza notizie sui propri cari. Difficile dare un numero certo delle persone uccise nelle proteste che sono partite dagli studenti che contestavano il sistema delle quote riservate per l’accesso al lavoro statale. Un sistema giudicato non equo sul quale è intervenuta la Corte Suprema con una decisione di pochi giorni fa che ha abbassato la quota dal 30% al 7%. La comunità del Bangladesh ha organizzato una manifestazione in piazza Matteotti la scorsa domenica per spiegare alla cittadinanza la situazione nel paese.
“Se una parte della comunità modenese vive una situazione di paura e malessere è mio dovere farmene carico – ha spiegato il sindaco Mezzetti – questo incontro è per esprimere la massima vicinanza e solidarietà”.

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