Nella giornata di ieri, una pattuglia motomontata della 4° Sezione “Crimine Diffuso della Squadra Mobile”, comunemente nota come “falchi”, ha tratto in arresto, per il reato di rapina aggravata in concorso con persone rimaste ignote, un cittadino georgiano, classe ’81, già gravato da un precedente pregiudizio di polizia per furto in abitazione.

Nello specifico, un cittadino italiano residente in via Duse, che si trovava però fuori città, contattava il suo vicino di casa riferendogli di aver ricevuto una notifica sul proprio cellulare che segnalava un’intrusione all’interno della propria abitazione. In particolare, attraverso le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza installate all’interno della stessa, notava la presenza di due uomini nell’appartamento.

Il vicino, dunque, si dirigeva sul pianerottolo dello stabile al fine di verificare se vi fossero segnali o rumori compatibili con un furto in abitazione in atto e contattare, quindi, il numero di emergenza. Nel frattempo, giungeva anche suo figlio, al quale raccontava cosa stesse succedendo. Lì i due, padre e figlio, incontravano un malvivente, con al seguito una sacca contenente la refurtiva, il quale, spintonava il ragazzo più giovane violentemente contro la parete e si dava alla fuga. Contestualmente dalle scale scendeva un altro uomo, probabilmente complice del georgiano, il quale si dava anche lui precipitosamente alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.

Il figlio del vicino immediatamente contattava il 113 mentre inseguiva il reo, fornendo al contempo le descrizioni del ladro agli operatori di Polizia; durante l’inseguimento il malfattore ha scagliato contro il giovane una sedia di un bar e una bottiglia di vetro, non riuscendo, fortunatamente, nell’impresa di colpirlo.

Sentendo la nota radio, gli agenti in borghese della Squadra mobile, a bordo di uno scooter, riuscivano a bloccare l’uomo nell’intersezione tra via Ungarelli e via Borelli.

L’uomo veniva perquisito e all’interno della sacca che aveva con sé veniva trovata la refurtiva, nello specifico diversi monili in oro, numerosi orologi e medaglie in metallo prezioso per un valore complessivo di circa 3000 euro.

Il 43enne veniva quindi tratto in arresto e tradotto presso la locale Casa Circondariale in attesa dell’udienza di convalida.

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