Una sede risalente agli anni ‘70, che ha bisogno urgente di una serie di interventi di manutenzione e riqualificazione, a partire dal rifacimento della copertura e dalla soluzione di alcune criticità strutturali. È quella del Distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari di Monghidoro, sull’Appennino bolognese: oggi, grazie a un finanziamento di 200 mila euro, provenienti dal Piano di potenziamento delle strutture di Protezione civile recentemente approvato dalla Giunta, sarà sottoposto a un primo lotto di lavori, parte di un più ampio piano di restyling necessario all’intera struttura.

Il progetto di rinnovo del Distaccamento è stato illustrato stamani a Monghidoro, nella sede del Comune. Erano presenti Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione con delega alla Protezione civile, Barbara Panzacchi, sindaca di Monghidoro, Davide Lelli ed Emanuela Benni, rispettivamente sindaco di Monterenzio e vice sindaca di Loiano. Hanno partecipato, inoltre, Francesco Notaro, comandante regionale dei Vigili del Fuoco, Calogero Turturici, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Bologna, e Juri Mazzanti, capo Distaccamento Vigili del Fuoco volontari di Monghidoro.

“Gli investimenti sulla montagna sono tanto più efficaci quando guardano alle politiche per l’Appennino in maniera integrata- ha commentato Priolo-. Quest’intervento ha una ricaduta positiva su tutto il territorio circostante, come dimostrato durante i giorni drammatici dell’alluvione, nei quali l’apporto dei Vigili del Fuoco e dei volontari è stato straordinario per aiutare la popolazione colpita anche nelle valli limitrofe; o nel recente, drammatico episodio di Suviana. Per questo- ha aggiunto Priolo- abbiamo stanziato risorse regionali affinché l’amministrazione di Monghidoro possa avviare una serie di interventi necessari per ammodernare la sede del Distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari. Una realtà preziosa- ha concluso la presidente-, che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per queste comunità”.

Il progetto finanziato dalla Regione
Il Distaccamento di Monghidoro ha sede in una struttura comunale risalente agli anni ’70, suddivisa tra una parte di uffici e un’autorimessa. Il passare del tempo inizia a farsi sentire: presenta infatti varie criticità strutturali, a partire dalle infiltrazioni che interessano il tetto. Con il Piano di potenziamento delle strutture di Protezione civile approvato a fine giugno dalla Giunta regionale, sono stati messi a disposizione del Comune 200 mila euro – sul totale di 1,1 milioni disponibili per 18 progetti in tutta l’Emilia-Romagna – per l’ammodernamento e l’adeguamento dell’immobile. Nello specifico, le risorse assegnate serviranno per finanziare un primo lotto di lavori, in particolare il rifacimento della copertura e la soluzione di alcune criticità strutturali.
Per rendere l’immobile completamente idoneo alle attività del Distaccamento, saranno necessari ulteriori step di intervento: ad esempio, dovranno essere creati spazi e servizi separati per eventuali volontarie, oggi assenti, e procedere a opere di efficientamento energetico. Una delle ipotesi al vaglio di Comune e Distaccamento è la previsione di un modulo prefabbricato da destinare in parte a nuova sede dell’autorimessa, in parte a spazi per le attività dei Vigili volontari. Nuove tranche di interventi saranno quindi candidate al finanziamento regionale, nelle prossime annualità.

Il Distaccamento di Monghidoro: 22 Vigili volontari, 300 interventi in media l’anno. In prima linea durante l’alluvione

Nei drammatici giorni dell’alluvione di maggio 2023, ha svolto centinaia di interventi in Appennino (in particolare nella Valle dell’Idice, a Sasso Marconi, a Monterenzio), ma anche a Bologna città. Un impegno in prima linea, quello del Distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari di Monghidoro: sempre in quei giorni, insieme a una squadra di Bazzano, sono intervenuti a Sasso Marconi per salvare famiglie rimaste isolate, mentre a Monterenzio hanno evacuato un condominio con sei bambini all’interno rimasti bloccati da fango e acqua.

Ma la storia del Distaccamento è iniziata molto tempo prima. Viene istituito nel marzo 1997 con decreto del ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, e diventa operativo nei mesi successivi. Ne promuove la costituzione, tra gli altri, il sindaco di allora, Ubaldo Salomoni, e il primo capo del Distaccamento, Marino Sabattani. A partire dagli ultimi tre anni è guidato da Yuri Mazzanti, volontario dal 2003, da quando aveva solo 21 anni. Attualmente conta su 22 Vigili volontari – tutti uomini, tra cui 4 capisquadra – che mediamente ogni anno portano a termine circa 300 interventi. Svolgono attività almeno 5 giorni a settimana, h 24; estensioni specifiche sono previste nei periodi di maggiore necessità. Il Distaccamento opera principalmente nei comuni di Monghidoro, Loiano, San Benedetto Val di Sambro (dove interviene insieme ai Distaccamenti di Monzuno e Castiglione de’ Pepoli) e Monterenzio (insieme al Distaccamento permanente di San Lazzaro). È competente, inoltre, anche sulle attività oltre il confine regionale, e precisamente in Toscana, nella zona di Firenzuola. Il Distaccamento sostiene la propria attività attraverso l’organizzazione di volontariato (Odv) “Amici dei Vigili del Fuoco di Monghidoro”: i fondi sono utilizzati per migliorare le attrezzature e le disponibilità per il soccorso.

Il potenziamento delle sedi dei Distaccamenti dei Vigili del Fuoco volontari: il bilancio
Nel corso di questo mandato regionale, sono 5 gli interventi finanziati con i Piani di potenziamento delle strutture di Protezione civile per la riqualificazione e l’ammodernamento dei Distaccamenti dei Vigili del fuoco volontari, per un totale di quasi 770 mila euro. Nel complesso, sempre nel corso del mandato sono stati finanziati 89 interventi per 7,2 milioni di euro per il potenziamento delle sedi di Protezione civile. Per le 25 sedi dei Distaccamenti volontari, inoltre, a partire dal 2021 è stato innalzato a 12mila euro l’anno (da 8mila) il contributo per le spese correnti assegnate ai Comuni: in tutto un investimento, su scala regionale, di 818 mila euro.
Infine, con delibera di novembre 2023, la Giunta ha assegnato 1 milione 125mila euro di finanziamenti per l’acquisto di mezzi operativi per 8 Distaccamenti.

Il ruolo volontariato nell’antincendio boschivo e l’esercitazione
In Emilia-Romagna si contano 961 volontari abilitati per l’antincendio; 151 quelli della provincia di Bologna. Lo stesso territorio conta 9 Distaccamenti di Vigili del Fuoco volontari sul totale dei 25 presenti in regione. A partire dal 1978, la Regione si è dotata di un Piano di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Nel 2021 la Giunta regionale ha prorogato la validità del Piano del 2017, con il recepimento di tutte le modifiche normative statali e regionali che coinvolgono le attività connesse agli incendi boschivi. I soggetti coinvolti nelle attività di gestione del rischio sono l’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile e i relativi uffici territoriali; Arpae Simc Centro funzionale; Dipartimento Protezione civile – Ufficio Rischio Incendi Boschivi; Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e relativi Comandi; Comando Regione Carabinieri Forestale e relativi Comandi; Coordinamenti provinciali volontariato di Protezione civile; Prefetture – Uffici Territoriali del Governo; Province, sindaco e Unioni dei Comuni.

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