In Emilia-Romagna fra aprile e giugno 2024 hanno aperto 6.182 imprese, valore in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma inferiore a quelli registrati fino al 2019.

Nello stesso periodo hanno chiuso 3.987 imprese, numero anch’esso in diminuzione rispetto a quello registrato nella primavera del 2023 e rispetto ai valori medi rilevati fino al 2019.

Fra aprile e giugno il saldo è così stato positivo, pari a +2.195 imprese.

I settori di attività economica

Dinamica lievemente positiva per agricoltura, silvicoltura e pesca, con un saldo positivo di 43 imprese, con un tasso di variazione del +0,1%, inferiore alla media dei dieci anni precedenti.

Nell’industria è in corso da lungo tempo un processo di concentrazione aziendale, ma nel trimestre si è prodotto un saldo lievemente positivo pari a +112 imprese (+0,2%).

Tra i sottosettori della manifattura a crescere numericamente di più sono le imprese di riparazione e manutenzione di macchine (+72 unità, +1,8%). Saldo positivo anche per la fabbricazione di prodotti in metallo esclusi macchinari e apparecchiature (+26 unità, +0,2%) e per le industrie alimentari (+20 unità, +0,4%). Negli altri settori della manifattura non si sono registrate variazioni di rilievo.

Nelle costruzioni, nonostante le limitazioni introdotte ai bonus, il saldo fra aperture e cessazioni è risultato ancora decisamente positivo (+640 imprese, +0,9%). A determinare questo risultato soprattutto le imprese che effettuano lavori di costruzione specializzati, che sono quelle più attive nelle ristrutturazioni e nei piccoli interventi (+547 unità, +1,1%), anche se aumentano anche le imprese operanti nella costruzione di edifici (+92 unità, +0,5%).

Per il complesso dei servizi il saldo è sostanzialmente positivo (+1.428 unità, +0,5%), con l’aumento di tutti i settori che ne fanno parte, anche se di diversa entità.

E’ aumentato il numero delle imprese del commercio all’ingrosso e al dettaglio e della riparazione di autoveicoli e motocicli (+215 unita, +0,2%), con una variazione che però è la metà della media del decennio precedente ed è dovuta principalmente al commercio all’ingrosso (+122 unità, +0,4%) ed al commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+89 unità, +0,8%), mentre il numero delle imprese del commercio al dettaglio è rimasto stabile.

Negli altri servizi diversi dal commercio il più rilevante contributo alla crescita è venuto dalle imprese dei servizi di alloggio e ristorazione (+348 unità, +1%), risultato che si deve al consistente aumento delle imprese della ristorazione (+223 unità, +0,8%) e dell’alloggio (+125 imprese, +2,3%).

Aumenta il numero anche delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+295 unità, +1,5%), soprattutto grazie alle imprese che svolgono attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+157 unità, +2,3%). Segno positivo anche per le attività immobiliari (192 unità, +0,6%), le attività finanziarie e assicurative (+126 unità, +1,2%). Crescono il  noleggio, le agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (+154 unità, +1,1%), le attività dei servizi per edifici e paesaggio (+69 unità, +1,1%), le imprese di pulizie e giardinaggio (+69, 1,1%), le attività di supporto per le funzioni d’ufficio e di altri servizi di supporto alle imprese (+43 unità, +0,7%), le altre attività dei servizi (+118 unità, +0,6%) soprattutto grazie alle altre attività di servizi alla persona (+107 unità, +0,7%).

 

L’andamento per forma giuridica

Accelera rispetto allo stesso periodo del 2023 la crescita delle società di capitale (+1.319 unità, +1%).

Mentre continua la diminuzione delle società di persone (-144 unità, -0,2%) aumenta il numero delle ditte individuali (+1.036 unità, +0,5%). Crescono cooperative e consorzi (+12 unità, +0,7%).

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