Luca Mercalli (immagine a corredo fornita dall’Ufficio stampa Parco nazionale Appennino tosco-emiliano)

E se il cambiamento climatico dovesse contribuire a ripopolare le montagne italiane dell’Appennino tosco-emiliano? È un’affascinante ipotesi che, per altro, ha i suoi primi segnali in una migrazione al contrario fatta ancora di pochi ma significativi numeri. Per questo se ne discute in una iniziativa cultura pubblica il 24 agosto a Villa Minozzo.

Di questa teoria ne è convinto uno dei relatori Luca Mercalli, il climatologo torinese, presidente della Società Meteorologica Italiana che nel suo ultimo libro spiega perché investire denaro ed energie nella ristrutturazione di una vecchia e scomoda baita nel cuore delle Alpi Cozie. Il libro, dal titolo, “Salire in montagna. Prendere quota per sfuggire al riscaldamento globale” racconta l’avventura personale di una migrazione verticale, la sua a Vazon, la minuscola borgata dell’alta Val Susa dove si è trasferito, e ci regala un manifesto di qualcosa che può diventare un’esperienza collettiva più ampia. Per il divulgatore scientifico, volto noto della tv grazie alle partecipazioni a “Che tempo che fa”, «le montagne, con la loro frescura, sono a due passi e offrono nuove possibilità di essere riabitate; e ciò attraverso il recupero di borgate abbandonate con tecniche di bioedilizia rispettose del paesaggio ma all’altezza delle necessità di agio e di connettività per poterci vivere e lavorare».

«I comuni del Parco nazionale dell’Appennino tosco e della parte alta Riserva di Biosfera Mab Unesco sono una delle vie da percorrere per l’adattamento al riscaldamento globale – osserva Fausto Giovanelli, presidente dell’ente con sede a Sassalbo che dialogherà di questo con Mercalli e con il giornalista Cristiano Meoni -.  La risalita in Appennino in Emilia è in aumento con anche vere e proprie residenze da diverse città italiane, in altri e più numerosi casi di semiresidenze o di residenze provvisorie. Ciò di cui parliamo è un fenomeno in atto e un’opportunità per poter vivere meglio l’Appennino e dare più vitalità alle nostre colline e montagne. Il Parco Nazionale e la Riserva di Biosfera non sono solo brand, ma territori da vivere più intensamente».

L’iniziativa, organizzata nell’ambito del progetto Appennino Green della Gazzetta di Reggio e della Gazzetta di Modena, è promossa in collaborazione con il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e con il Comune di Villa Minozzo, con il supporto di Banco Bpm.

L’appuntamento di sabato 24 agosto è alle 20.45 in piazza della Pace (ma in caso di pioggia l’evento si sposterà al teatro dei Mantellini) dove, dopo i saluti del sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi e della responsabile Hub di Banco Bpm a Castelnovo ne’ Monti Daniela Colli, il climatologo dialogherà con il direttore della Gazzetta di Reggio e della Gazzetta di Modena Cristiano Meoni e con il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano Fausto Giovanelli.

«Il clima che cambia – spiega il giornalista Cristiano Meoni è una straordinaria opportunità per tornare a popolare e a vivere un territorio bellissimo e purtroppo spesso bistrattato. Di questo parliamo in Appennino Green».

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