L’anima rappresenta la parte più profonda e autentica dell’essere umano, l’identità più intima che lo lega con l’universo. L’undicesima edizione del Festival della Fiaba affonda le radici proprio in questa tematica, l’anima, da indagare e approfondire attraverso i tanti appuntamenti in programma. Anche quest’anno il festival torna nei luoghi che sono diventati negli anni la casa di narrazioni, eventi e momenti conviviali. Da giovedì 5 a domenica 8 settembre al Filatoio e nel quartiere adiacente al circolo culturale.
“Sarà un’edizione ricca di appuntamenti, abbiamo esteso il festival a 4 giorni anziché tre e questo ci permette di offrire una giornata in più al nostro pubblico. Avremo tanti ospiti interessanti ed esperti che racconteranno l’anima attraverso la vita, la morte ma anche l’esplorazione del nostro essere, i tarocchi, la meditazione e tanto oltre. Il tema di quest’anno è molto complesso ma allo stesso tempo molto affascinante, l’anima. Malgrado tutta la sua intangibilità e indeterminatezza, l’anima possiede una elevatissima importanza nelle gerarchie dei valori umani, spesso anzi viene identificata con il principio vitale o con lo stesso principio divino” commenta Nicoletta Giberti, ideatrice e direttrice artistica del Festival della Fiaba.
Le fiabe “invadono” il quartiere Tempio
Raccontate da esperte ed esperti narratori, le fiabe che hanno segnato la storia dell’umanità e che sono state tramandate dall’antichità fino ai giorni nostri, rivivono negli spazi del festival. Ascoltare, vedere e vivere un’esperienza a 360 gradi, come il racconto di una fiaba nei luoghi del quartiere, rappresenta l’essenza del festival, rendendolo un appuntamento unico nel suo genere e un grande arricchimento proprio per l’anima. Durante il festival, spazi che ogni giorno fungono da casa per la creatività, l’arte e il lavoro, come Progetto Lavoratorio, Tempi Tecnici, StArt 60, l’officina El Milagro, Studio Loom, l’Hotel La Pace, lo studio artistico di Alice Padovani, Confesercenti Modena e Falegnameria TREEangoli diventano per alcuni giorni il “focolare” dove un tempo ci si ritrovava per ascoltare storie fantastiche e immaginarie, ricche di grandi valori e morali. Fiabe come “I figli d’oro” ma anche “Fratellino e sorellina” e classici intramontabili come “Cappuccetto Rosso” e “Il viaggio di Pollicino” saranno narrate dai “custodi” delle parole che diventano immagini: Francesca Barbieri, Roberta Frequenza, Eleonora Moronti, Bruno Mordini, Raffaella Sola, Daniela Monzani, Matilde Restaino, Simone Cazzara, Caterina La Torre, Elena Macchelli, Sara Regina. Tra i luoghi “simbolo” del festival c’è anche la stanza 22 dell’Hotel La Pace, dove dalla prima edizione si narrano le fiabe in un contesto intimo e molto suggestivo.
Quattro giorni di conferenze, workshop, incontri, performance dal vivo
Grande novità di questa edizione sarà la durata della manifestazione, che guadagna una giornata e porta il festival a quattro giorni anziché tre. Quattro giorni dove la protagonista sarà l’Anima. Ad aprire il festival giovedì sera è la mostra di Daniela Alfarano curata da Andrea Losavio. L’appuntamento con la personale dell’artista è alle 19 presso il suggestivo spazio StArt60 di Marco e Luca Casartelli (la mostra sarà aperta per tutta la durata del festival e poi fino al 20 settembre). Si continua poi presso l’Auditorium Confesercenti Modena (che quest’anno ospiterà tutte le conferenze del festival) alle 20:30 con la conferenza “Il Viaggio dell’eroe: un Bagatto alla scoperta del Mondo” a cura di Alessandra Atti, Luca Baroncini e Simonetta Secchi dove, partendo dall’antico libro dei tarocchi, gli esperti esploreranno gli arcani maggiori. Un viaggio profondo ed emozionante. Tra le conferenze anche quella di Mario Ferraguti “L’alfabeto delle anime. Piccola incursione nell’aldilà” dove si indagherà il passaggio dell’anima nell’aldilà mentre del viaggio dell’anima, da prima di nascere fino alla morte ne parlerà invece l’arteterapeuta Linda Rosaria Faggiano sabato sera nella sua conferenza “Il Viaggio dell’anima, da prima di nascere fino alla morte”. Non si parlerà solo dell’anima dell’essere umano ma domenica, a chiudere il ciclo delle conferenze sarà quella di Daniele Laurentini dedicata invece all’anima delle piante.
Come sempre ad affiancare le conferenze saranno i workshop e i laboratori come quelli dedicati alla scrittura creativa, alla lettura dei tarocchi e anche ad un particolare gioco da tavolo “Archè, uno sguardo oltre lo specchio” a cura di Simonetta Secchi e Luca Baroncini (domenica 8 settembre alle 15 presso Progetto Lavoratorio). Come sempre non mancheranno i momenti musicali, come il concerto di Nicholas Ciuferri e Daniele Celona “Cattivi bambini” che si terrà sabato sera a cura di Manuela Pellegatta nel cortile di El Milagro, dove si terrà anche il live acustico di domenica sera “Le candele del Caffè Bistrot”.
Quest’anno arriva “Anima”, spettacolo per un solo spettatore
Lo spettacolo “Anima”, ideato e diretto da Nicoletta Giberti è il risultato di un percorso formativo intrapreso con i ragazzi del Progetto Anima, in collaborazione con il Festival della Fiaba e Spazio Filatoio. Questa esperienza vuole mettere in luce come, prima o poi, tutti noi avvertiamo una chiamata interiore che ci invita a seguire un cammino specifico. L’Anima, quindi, chiama ogni individuo a esplorare il proprio viaggio personale, rivelando meraviglie nascoste nell’invisibile. “Il lavoro realizzato per “Anima” – afferma l’ideatrice e direttrice del Festival della Fiaba, Nicoletta Giberti – si basa sul tema dell’edizione del Festival della Fiaba, affrontando un argomento complesso e vasto che tocca le corde di ognuno di noi. L’approccio è delicato e attento, mirato a esplorare la pluralità di significati che questo tema può racchiudere”.
Nicoletta Giberti da anni esplora il linguaggio sensoriale attraverso allestimenti che dialogano con gli spazi e con l’emozione umana. Il suo obiettivo è guidare il pubblico in un viaggio profondo, volto all’incontro con sé stessi e all’attivazione dell’arte della condivisione, attraverso un processo artistico ricco di potenza ed emozione. Nicoletta ha collaborato con importanti figure del panorama artistico, come Enrique Vargas, Danio Manfredini, Sonia Abaunza Galvis, Stefano Vercelli e Chiara Guidi, arricchendo così il proprio percorso artistico e professionale.
Gli “Abitanti” dello spettacolo per uno spettatore alla volta Anima sono Manuela Rovatti, Rita Di Benedetto, Eros Zapparoli, Sara Regina, Emanuela Gozzi, Daniela Ascari, Anna Tondelli, Dario Pellicciari, Gea Zoda, Michele Collina, Elena Macchelli.
Simbolo di questa edizione è l’opera “Piuma” dell’artista modenese Daniela Alfarano. Una piuma bianca che sta a simboleggiare la leggerezza ma anche la purezza, la soavità e la profondità dell’anima e realizzata con la tecnica della grafite su carta ma dove la lavorazione avviene in negativo. L’artista infatti ha realizzato la piuma partendo da uno sfondo bianco che lei ha minuziosamente riempito con la grafite nera e delineato poi i contorni della piuma bianca. Una lavorazione molto particolare, intensa e precisa nei minimi dettagli che riproduce alla perfezione tutte le sfumature della piuma. L’opera originale sarà visibile per tutta la durata del festival all’interno del Filatoio.
Per tutta la durata del festival nel giardino del Filatoio: Luciana Bellotti, in arte ”Lu-Ghirò”, tessitrice di fiabe e simboli; le lanterne magiche create con le zucche di Pachamama (Valentina Bigi) e Mina Bijoux.
Il Festival della Fiaba nasce da un progetto di Nicoletta Giberti che, da anni, indaga attraverso linguaggi eterogenei il genere “Fiaba” con uno sguardo ampio e profondo: l’undicesima edizione, dedicata all’ “Anima”, sarà dal 5 all’8 settembre al Filatoio e in varie location nel quartiere Tempio, vicino al centro storico di Modena.
Il Festival della Fiaba gode del patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Modena, oltre che dell’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze dell’Educazione.
Per prenotare gli eventi del festival è possibile farlo unicamente chiamando il numero 3924756226