Si chiude con un successo di partecipazione, nonostante la pioggia, la XV edizione di Mutina Boica al Parco Ferrari a Modena, organizzata da Crono Eventi, un progetto dell’associazione Aes Cranna: 45mila persone hanno partecipato alla manifestazione, provenienti anche da fuori regione.

A causa del maltempo, diversi eventi del programma sono stati annullati, tra cui l’attesa battaglia della domenica pomeriggio, ma nonostante questo il pubblico non ha fatto mancare la sua presenza.

Cinque giorni di festa, musica, teatro, attività didattiche e campi storici, cibo e artigianato per tutte le età per un totale di quasi 500 volontari coinvolti, e con un occhio sempre attento all’ambiente. In questa edizione, il tema ambientale si riconferma centrale per questo festival tutto all’insegna dell’impegno plastic free e del contenimento dei rifiuti monouso.

Per tutta la durata del festival sono stati messi a disposizione erogatori di acqua gratuita per evitare l’uso di bottigliette di plastica: a fronte di 5,5 metri cubi di acqua erogati sono state risparmiate 11mila bottigliette. È stata inoltre replicata la scelta di non stampare materiali cartacei, iniziata nel 2022, che ha portato a oltre 24mila accessi al sito nei giorni dell’evento e le eccedenze alimentari verranno donate alla mensa del centro di accoglienza Porta Aperta di Modena.

Gran successo per le didattiche presso i campi storici, con una partecipazione da record di 300 bambini che hanno preso parte a “Il cammino del piccolo guerriero”, un vero e proprio villaggio gallico per i più piccini.

«Con la partecipazione di oltre 300 rievocatori appartenenti a 22 associazioni diverse, Mutina Boica si riconferma un evento dedicato alla promozione della storia antica in grado di catalizzare tutte le energie del mondo associativo legate alla rievocazione storica, a livello locale e nazionale – hanno commentato gli organizzatori – Il tema scelto per questa edizione “Il Tempo del Domani” è piaciuto molto. Dedicare l’edizione a questo tema, ha significato un invito ad alzare lo sguardo: noi ci occupiamo di rievocazione storica, ma questo non esclude che ci poniamo costantemente in relazione con il domani. La storia d’altra parte è un costante attraversamento di sguardi “verso” il domani: verso nuovi scenari, nuovi incontri, conquiste e relativi conflitti. Pensare il domani implica inoltre molte cose: responsabilità verso la collettività, pensiero sui contenuti, entusiasmo nell’agire. Senza questi elementi, il domani resta grigio, un’incognita che può solo fare paura, creare ansia, mettere disagio».

L’evento ha il contributo e il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna – manifestazione storica Emilia-Romagna, Comune di Modena e Fondazione di Modena.

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