Dal novembre 2023, a seguito della decisione della vittima di interrompere la relazione, decisione che lui non ha mai accettato, ha iniziato a manifestare un atteggiamento ossessivo e controllante nei confronti della stessa, assumendo condotte minacciose e persecutorie. Ogni volta che la incontrava, la tempestava di insulti e la minacciava di morte, interferendo nella sua vita con comportamenti petulanti e assillanti. Condotte persecutorie quelle compiute nei confronti dell’ex compagna a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri della tenenza di Scandiano hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, in ordine al reato di atti persecutori, un 53enne abitante in un comune del comprensorio ceramico.
La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi dalla medesima frequentati, mantenendo una distanza di 2000 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la persona offesa, disponendo inoltre l’applicazione del braccialetto elettronico. Provvedimento di natura cautelare che, agli inizi del maggio scorso, è stato eseguito dai carabinieri scandianesi.
L’altra notte, però, l’uomo è stato arrestato in flagranza del reato di violazione della misura, e per di più trovato in possesso di un cavatappi multiuso con lama che occultava nello zaino. In particolare alle 5.00 dell’11 settembre l’operatore del 112 informava la pattuglia di Scandiano della presenza del 53enne a poche decine di metri dall’abitazione dell’ex, ciò in ragione a quanto rilevato dal braccialetto elettronico. I militari scandianesi si portavano immediatamente sul posto rimanendo in costante contatto con gli operatori della Centrale Operativa, che nel frattempo seguendo il segnale GPS dl braccialetto informavano gli operanti degli spostamenti dell’uomo. Grazie a tali indicazioni i carabinieri di Scandiano trovavano l’uomo nella vicina via Martiri della Libertà. Alla vista dei militari il 53enne fuggiva venendo però rincorso e bloccato dai carabinieri che, alla luce della flagranza di reato, lo arrestavano. La successiva perquisizione personale a carico dell’uomo consentiva di rinvenire all’interno dello zaino che portava sulle spalle un cavatappi in metallo compreso di apribottiglie e lama della lunghezza totale di 18 cm, che veniva sequestrato non essendone giustificato il porto, con conseguente deferimento del 53enne per porto abusivo di armi.
Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.