Dopo l’assunzione, da parte della giunta comunale nel maggio scorso, del Piano attuativo di interesse pubblico (Paip) relativo il nuovo Polo della Moda di Max Mara Faschion Group alle ex Fiere di Reggio Emilia, e a seguito della comunicazione al Consiglio comunale della ‘avvenuta assunzione’ da parte dell’assessore a Rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile, Carlo Pasini, oggi si è svolta al Tecnopolo di Reggio Emilia la presentazione pubblica dello stesso Paip.

Si tratta del percorso previsto dalla legge regionale 24 del 2017 riguardante la ‘Disciplina regionale sulla tutela e uso del Territorio”.

Sono intervenuti il sindaco Marco Massari, lo stesso assessore Pasini e il professor Piergiorgio Vitillo, architetto e docente al Politecnico di Milano.

Il nuovo Polo della Moda di Max Mara Fashion Group sarà caratterizzato da un intervento di rigenerazione urbana, che riqualificherà l’intero ambito.

Si prevede la realizzazione di un centro direzionale del Gruppo che ospiterà oltre 800 persone con uffici, spazi per la progettazione, servizi e show rooms, oltre a due magazzini.

L’investimento, stimato in oltre 100 milioni di euro, è funzionale all’ulteriore sviluppo del Gruppo garantendo il consolidamento dello stesso a Reggio Emilia, a fianco del Campus Max Mara da anni operativo nell’Area nord della città.

 

HANNO DETTO – “Il nuovo insediamento del gruppo Max Mara, il primo in città basato sulle nuove norme del Piano urbanistico generale, è segno di un territorio attrattivo non solo per nuove attività produttive, ma anche per le stesse imprese che già vi operano e intendono radicarsi ulteriormente nel loro luogo di origine. In questo caso, si tratta di un’iniziativa che porta con sé spazi di progettazione e lavoro nel settore storico manifatturiero. Il tutto in un’area, quella delle ex Fiere di Reggio, per la quale sarebbe stato complesso trovare soluzioni diverse”, ha detto il sindaco Marco Massari introducendo la presentazione tecnica dell’intervento.

“Rigenerazione, sostenibilità e risparmio di suolo sono indicazioni del Pug a cui il nuovo intervento si attiene – ha aggiunto il sindaco – La creazione di una fascia verde di 26mila metri quadrati, contenuta nel comparto di intervento ora quasi totalmente impermeabilizzato, ne è un segno distintivo”.

L’assessore Carlo Pasini, che ha presentato i dettagli tecnico-urbanistici insieme con il professor Piergiorgio Vitillo, ha sottolineato che l’intervento per il nuovo Polo della moda porta con sé opere pubbliche “fuori comparto”, legate in particolare alla viabilità stradale e ciclabile, per un valore di circa due milioni di euro a carico del privato.

Pasini ha reso noto inoltre che, dopo l’approvazione del Pug e a seguito dell’emissione di apposito Bando, sono pervenute ad oggi 22 manifestazioni di interesse per nuovi interventi a Reggio Emilia, di cui si dovrà ora verificare la coerenza con le linee guida del Pug. Si tratta di proposte in prevalenza in aree da riqualificare: “In linea generale, si coniugano perciò sostenibilità e attrattività economica del nostro territorio”.

 

MOTIVI DELLA SCELTA INDUSTRIALE – Max Mara Fashion Group ha di recente razionalizzato la propria struttura industriale identificando due società, Max Mara srl e Dedimax srl, come i soggetti a cui delegare lo sviluppo industriale e commerciale dei propri marchi.

Max Mara srl, che si occupa dei marchi “premium”, ha da tempo un proprio Campus in via Giulia Maramotti a Reggio Emilia, mentre Dedimax srl, a cui fanno riferimento i marchi che si rivolgono al segmento “contemporary”, svolge le proprie attività su differenti siti, dislocati sul territorio, che non presentano più le dimensioni e le caratteristiche funzionali tali da garantire l’ulteriore sviluppo dell’azienda. Da qui l’esigenza di un nuovo spazio, più adeguato per Dedimax srl, in grado di ospitare, in un unico sito, sia i magazzini, sia il centro direzionale.

La vicinanza di questo nuovo Polo della Moda alla Stazione Av Mediopadana e al Casello autostradale, oltre che al campus Max Mara, consentirà di ridurre i tempi di collegamento con le più importanti città italiane ed estere determinando ulteriori sinergie tra le due società del gruppo in numerosi ambiti, a partire da quello della ricerca e dello sviluppo dei prodotti, andando a formare un centro di eccellenza internazionale nel campo della moda.

 

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO – L’area oggetto della riqualificazione ha una superficie pari a 13 ettari e – dopo la completa demolizione delle strutture esistenti – se ne prevede la rigenerazione, attraverso l’individuazione di una fascia verde di filtro lungo via Filangieri con la piantumazione di oltre 2.000 fra alberi ed arbusti, un nuovo accesso su via Moro e la realizzazione di tre differenti volumi destinati alle funzioni direzionali e logistiche del Gruppo, per una superficie edificata di circa 47mila metri quadrati.

Complessivamente, dunque, il nuovo intervento si configura come un sostanziale raddoppio dell’attuale campus Max Mara.

L’intervento di rigenerazione prevede la completa bonifica ambientale e la successiva realizzazione di edifici moderni e funzionali, autosufficienti dal punto di vista energetico ed immersi in importanti spazi verdi.

 

OPERE DI RIQUALIFICAZIONE FUORI COMPARTO – L’intervento di rigenerazione urbana relativa al Polo della Moda porterà con sé anche la riqualificazione e il potenziamento della illuminazione pubblica di via Filangieri, il collegamento ciclopedonale sicuro fra l’area delle ex Fiere e il campus Max Mara ad ovest dei Ponti di Calatrava, nonché la riqualificazione di via Majorana, con la realizzazione di percorsi ciclopedonali protetti, una nuova rete di illuminazione pubblica e fasce alberate ai lati della carreggiata.

 

ITER DI APPROVAZIONE DEL PIANO –  Nelle prossime settimane si concluderà la fase di raccolta delle Osservazioni al Paip, a cui seguirà la predisposizione delle relative controdeduzioni per l’adozione in Consiglio comunale, programmata entro la fine dell’anno.

A seguire, verrà coinvolto il Comitato urbanistico di area vasta (Cuav) di cui fanno parte lo stesso Comune di Reggio Emilia, la Provincia e la Regione Emilia-Romagna, nonché gli Enti competenti in materia ambientale e sulla sicurezza, per la definitiva approvazione del Piano, prevista entro la primavera del 2025.

Dalla approvazione del Piano inizieranno i lavori di rigenerazione dell’area che avranno una durata indicativa di tre anni.

 

 

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