Si erano conosciuti in occasione della ricerca di un’abitazione da parte della vittima, e lui, un uomo di 86anni le aveva iniziato a fare delle avances, dicendole di essersi invaghito di lei, proponendole anche del danaro in cambio di prestazioni sessuali. La donna, poco più che trentenne, anche in ragione della notevole differenza d’età, respingeva il corteggiamento serrato dell’anziano uomo, spiegandogli che la loro amicizia non avrebbe mai potuto evolversi in una relazione sentimentale, arrivando anche ad inventare di essere sposata, pur di allontanarlo.

Da quel momento l’uomo, non accettando il rifiuto della donna, aveva iniziato a perseguitarla anche sul posto di lavoro, a pedinarla ovunque, interferendo nella sua vita con comportamenti insistenti e denigratori, fino ad ingiuriarla e diffamarla sul luogo di lavoro della vittima anche in presenza dei colleghi. Condotte persecutorie quelle compute dall’uomo nei confronti della donna a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri della stazione di Quattro Castella a cui la donna nel corso di una deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un 86enne abitante in un comune del reggiano, in ordine al reato di atti persecutori.

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della Stazione di Quattro Castella ha ottenuto dal GIP l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi dalla medesima frequentati, mantenendo una distanza di 1000 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la persona offesa. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Quattro Castella che hanno condotto le indagini.

Dalle risultanze investigative è emerso come i due si fossero conosciuti quando la vittima era alla ricerca di una casa. Dopo un po’ di tempo l’uomo le aveva confessato di essersi invaghito di lei, e le aveva offerto del denaro per ottenere dei favori sessuali che la vittima aveva sempre rifiutato, rappresentando all’uomo che il loro era un rapporto di mera amicizia che non avrebbe mai potuto evolversi in alcun tipo di relazione sentimentale, arrivando addirittura ad inventare di essere sposata pur di non lasciare adito a dubbi. Tuttavia, a partire da marzo 2024, l’uomo si presentava tutti i giorni sul posto di lavoro della donna. In particolare si sedeva di fronte al bancone fissandola con insistenza e denigrandola con i suoi colleghi e spesso anche con la clientela, poi la seguiva con l’autovettura fin sotto la sua abitazione, appostandosi sotto casa e fissandola finché non rientrava dentro. La chiamava ripetutamente da vari numeri di telefono. In un’occasione l’aveva anche minacciata. Gravi condotte persecutorie quelle denunciate dalla donna che riscontrate dai militari in forza alla Stazione di Quattro Castella hanno portato all’odierno provvedimento cautelare, ottenuto dalla Procura reggiana ed eseguito dai Carabinieri della Stazione di Quattro Castella. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

 

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