Si aggiravano con fare sospetto nel centro abitato di Castellarano, quando sono stati notati da un cittadino che ha subito allertato il 112 segnalando la presenza di tre ragazzi con un furgone bianco. Dopo qualche minuto il cittadino comunicava nuovamente al 112 che uno dei tre stava asportando delle grondaie di rame da un condominio del paese. I carabinieri, giungevano nell’immediato sul posto, identificando le tre persone. Due di loro, si trovavano a bordo del furgone, mentre il terzo ragazzo, si trovava in piedi all’esterno del veicolo.

I militari, rinvenivano 6 grondaie di rame di lunghezza totale di circa 10 metri, accatastate in un angolo al buio, nelle immediate vicinanze del furgone dove erano stati controllati i tre presunti ladri. Per questi motivi con l’accusa di furto aggravato i militari hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia ed alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni del capoluogo felsineo un 30enne e due minori di 17 anni tutti residenti nel modenese.

È successo il 20 settembre scorso, quando intorno alle 2:00  un cittadino notava 3 ragazzi con un furgone che si aggiravano con fare sospetto nei pressi del suo condominio, pertanto allertava il 112, segnalando la presenza e comunicando anche il numero di targa del furgone. Dopo qualche minuto ricontattava il 112 segnalando che uno dei tre ragazzi stava rimuovendo una grondaia dallo stabile. Giungevano sul posto i carabinieri di Castellarano, i quali dapprima identificavano i tre in un 30 enne e due minori di anni 17. Successivamente, dopo aver effettuato un’attenta ispezione della zona, venivano individuate 6 grondaie che erano accatastate in un angolo a breve distanza dal posto in cui venivano controllati i tre presunti rei.  Analogamente si appurava l’ammanco delle grondaie nei pressi dell’immobile posto alle spalle del furgone. Le grondaie venivano immediatamente restituite al complesso immobiliare, mentre i tre venivano condotti presso gli uffici della caserma di Castellarano,  i due minori venivano poi affidati ai propri genitori. Alla luce dei fatti, i militari acquisivano presunti elementi di responsabilità a carico dei tre. Successive indagini, grazie anche all’ausilio delle telecamere di videosorveglianza poste nel luogo del furto, davano riscontro alle ipotesi investigative, circostanza per cui, i due minorenni venivano denunciati alla Procura minorile del capoluogo felsineo, ed il 30enne alla procura reggiana.

Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

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