Prosegue incessante l’impegno del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per fronteggiare l’emergenza che ha colpito i territori del Reggiano. Nell’intera giornata di giovedì tecnici ed operai dell’ente consortile sono stati impegnati in località Ponte Testa, nel Comune di Reggiolo, per effettuare le operazioni d’allestimento di un impianto idrovoro mobile necessario a far defluire le acque in maggiore quantità e più rapidamente dai territori alluvionati: si tratta di un sistema con due motopompe, provenienti dalla Protezione Civile del Trentino, alimentate dalla rete elettrica.

Un intervento estremamente complesso, reso ancor più complicato dalle particolari condizioni meteo e dagli spazi piuttosto stretti per operare e realizzato in collaborazione con la Protezione Civile e il supporto del sistema dei Consorzi di Bonifica e di ANBI, che ha fornito una parte del materiale necessario al funzionamento dell’impianto.

Dopo innumerevoli tentativi gli operatori consortili sono riusciti, alle 2 del mattino di venerdì, ad avviare il funzionamento di entrambe le pompe che, al momento, sono in grado di sollevare 3 metri cubi al secondo di acqua dal sistema delle Acque Basse di Bonifica (in grave sofferenza per l’eccesso di risorsa idrica da smaltire) per farli defluire nel Cavo Parmigiana Moglia, principale collettore del sistema della Acque Alte consortili.

Nel territorio di Novellara invece il personale del Consorzio, alle 10 pompe di minore portata già installate presso il Centro operativo della Sirona, sta integrando altre motopompe di portata minore. Nel complesso, ad oggi, le idrovore mobili messe in funzione dal Consorzio sono in grado di sollevare 6 mila litri al secondo, alleviando significativamente il sistema delle Acque Basse.

Emerge ancora preoccupazione per le condizioni meteo del weekend, in quanto la pioggia prevista fino a domenica potrebbe aggravare ulteriormente il carico del reticolo di bonifica. Il sistema delle idrovore di bonifica continua a funzionare a pieno regime, con gli impianti consortili di San Siro (San Benedetto Po), Mondine (Moglia) e Torrione (Gualtieri) che stanno scaricando complessivamente quasi 90 metri cubi d’acqua al secondo nel fiume Secchia e nel torrente Crostolo.

“Gli sforzi di tutto il personale nel fronteggiare questa situazione emergenziale sono notevoli e continui – sottolinea Lorenzo Catellani, presidente dell’Emilia Centrale, che ha seguito “sul campo” le fasi d’installazione delle pompe mobili sia a Novellara che a Reggiolo –. Proseguiamo nelle operazioni di deflusso delle acque e seguitiamo nel monitoraggio dell’intero comprensorio gestito e dei livelli dei canali anche con l’ausilio del nostro sistema di telecontrollo”.

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