Migliora la situazione meteo in Emilia-Romagna dopo le piogge che hanno interessato pressoché tutti i rilievi dell’area occidentale della regione.
Per domani, domenica 27 ottobre, l’allerta resta arancione solo nell’area della costa ferrarese del delta Po e scende a gialla per rischio idraulico nelle aree di pianura, a causa del transito delle piene che interesseranno principalmente i bacini di Trebbia e Taro (Piacenza e Parma), Secchia e Panaro (Modena e Reggio Emilia) e Reno nel bolognese. Allerta gialla per rischio idrogeologico sui rilievi, dal bolognese al piacentino.
Questa mattina la presidente facente funzioni della Regione ha fatto il punto sulla situazione nei Comuni del reggiano interessati dagli allagamenti della scorsa settimana incontrando i sindaci di Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto, Bagnolo, Gualtieri e Reggio Emilia, il Prefetto e i tecnici. A seguire la presidente ha effettuato un sopralluogo a San Benedetto Val di Sambro, località Cà di Sotto, nel bolognese, dove resta la maggiore criticità per la frana che continua a muoversi verso la fondovalle, fino al torrente Sambro.
La situazione nei territori
Nel Reggiano non sono state registrate nuove criticità, sono iniziate le operazioni di telonatura sul canale cavo Cava: sul fiume Crostolo e stamattina è stata installata una idrovora nel comune di Novellara.
Per la frana a Cadi Sotto, nel bolognese, in via precauzionale sono state evacuate nelle ultime ore 56 persone a Monzuno e 8 famiglie nel comune di San Benedetto Val di Sambro. Continua ad essere operativo un presidio composto da tecnici dell’Agenzia regionale, le colonne mobili regionali di Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Trentino, esercito, vigili del fuoco, ingegneri e geologi dell’Università di Bologna ed i consorzi di bonifica. Si sta intervenendo soprattutto per garantire il regolare deflusso delle acque, con il supporto di nuove idrovore ed il potenziamento del sistema di tubature.
Per quanto riguarda la viabilità continuano ad esserci forti limitazioni. La Strada Statale 64 Porrettana è aperta di giorno a senso unico alternato. Sono ancora chiuse la Fondovalle Savena e la strada statale 569 Vignola-Bologna.
L’esercito sta ancora operando a San Lazzaro di Savena, in particolare in via Jussi su un argine privato.
Nel Ferrarese, non sono emerse nelle ultime ore nuove criticità. Prosegue la vigilanza arginale sul fiume Po e sui canali del Consorzio della bonifica ferrarese, ad opera di tecnici di Aipo e dei volontari. Continuano gli interventi sulla strada provinciale 38 a Campotto località del comune di Argenta, interessata nei giorni scorsi da una rottura arginale
Gli evacuati
Il numero delle persone in carico al sistema pubblico di protezione civile è sceso a 18 unità. Gli evacuati, anche desunti dalle ordinanze dei Comuni, sono 2.686, di cui 855 nel bolognese, 192 in provincia di Parma e 1.639 in provincia di Reggio Emilia.
Il volontariato di protezione civile
Ieri erano operativi sul territorio complessivamente 853 volontari. Circa 250 appartengono alle colonne mobili delle sei Regioni a supporto (Umbria, Trentino-Alto Adige, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Valle d’Aosta), a cui si aggiungono le Colonne mobili delle organizzazioni nazionali del volontariato (altri 265 volontari) e quella della Regione Emilia-Romagna (338 unità).
L’allerta
Per domenica 27 ottobre non sono previsti fenomeni meteorologici significativi. Tuttavia, a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti, sui versanti del settore montano centro-occidentale caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, saranno possibili localizzati fenomeni franosi. Generate dalle recenti precipitazioni previste piene in transito lungo il tratto vallivo di Secchia, Panaro e Reno con livelli idrometrici superiori alle soglie 1. Invece, la criticità idraulica nella pianura reggiana e di Po (Reggio Emilia e Parma) è riferita alle problematiche presenti sul territorio nel reticolo di bonifica. La criticità idraulica sulle pianure orientali rivierasche di Po è riferita al transito della piena, in attenuazione, con livelli ancora superiori alle soglie 2 nei rami deltizi: però si prevede il transito di un nuovo evento di piena del fiume Po, con livelli idrometrici che potranno superare le soglie 1 sull’asta occidentale.