Si parla tanto delle radici africane del jazz (e del blues, il funk e via ritmando). Ebbene, eccole qui: ce le farà ascoltare Mulatu Astatke, polistrumentista etiope, che si esibirà venerdì 8 novembre al Teatro delle Celebrazioni (ore 21:15). Per questo nuovo appuntamento del Bologna Jazz Festival, Astatke sarà accompagnato da una formazione ricca di energia e colori: Byron Wallen alla tromba, James Arben ai sassofoni e flauti, Danny Keane al violoncello, Alexander Hawkins a pianoforte e tastiere, John Edwards al contrabbasso, Jon Scott alla batteria e Richard Olatunde Baker alle percussioni. Coop Alleanza 3.0 è partner speciale dell’evento. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Locomotiv Club.

Nato nel 1943 in Etiopia, Mulatu Astatke è il ‘padre’ dell’Ethio-jazz. La sua formazione musicale è avvenuta tra Londra, New York e Boston, a cavallo tra anni Cinquanta e Sessanta. In questo percorso, ha trovato una personale sintesi tra i suoi interessi per il jazz e la musica latina, generi che ha poi incrociato con la musica tradizionale etiope. Anche gli strumenti che suona sono estranei alla cultura africana: il vibrafono, le conga, le tastiere. Guidano i suoi gruppi da questi strumenti, fu lui a introdurli nella musica popolare del suo paese.

Durante il periodo formativo negli USA, Mulatu effettua le sue prime registrazioni discografiche. Ed è con il sound di questi dischi (che ha battezzato, appunto, Ethio-jazz) che Mulatu ritorna nel suo paese. La sua attività prosegue quindi tra Africa e Sati Uniti sviluppando una miscela che si fa sempre più personale di elementi jazz, funk, soul e della musica tradizionale etiope. È passata alla storia la sua apparizione come special guest dell’orchestra di Duke Ellington in occasione di un tour in Etiopia nel 1973.

Come spesso accade, serve molto tempo per l’affermazione su ampia scala di questa musica: è a partire dagli anni Novanta, con le ristampe dei dischi dei decenni precedenti, che Mulatu si impone sulla scena internazionale.

Dalle sue origini a oggi, la musica di Mulatu è sempre stata un crocevia di culture, attingendo alle espressioni più hot immaginabili: la ricchezza armonica del jazz, la propulsione ritmica africana, gli esotismi latini.

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dalla Fondazione Bologna in Musica ETS con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna – Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Pelliconi, Coop Alleanza 3.0, TPER, Marketing01, Emilsider, Città Metropolitana di Bologna, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura. Il BJF fa parte di Jazzer.

Informazioni: Fondazione Bologna in Musica ETS  – tel.: 334 7560434 – email: info@bolognajazzfestival.com – www.bolognajazzfestival.com

Prevendite: sul sito www.vivaticket.it e su tutto il circuito VivaTicket – presso le biglietterie di Teatro Celebrazioni e Teatro Duse

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