Domenica 10 novembre Modena festeggia il compatrono della città Sant’Omobono, con un corteo in centro storico e la solenne concelebrazione eucaristica nella chiesa del Voto in via Emilia. Nella stessa mattinata, in piazza Grande, si ricorda anche l’ottantesimo anno dall’eccidio, per mano fascista, dei giovani partigiani Emilio Po, Alfonso Piazza e Giacomo Ulivi, avvenuto lungo il muro del Palazzo del Vescovado nel 1944.

Venerato come protettore dei sarti e dei mercanti e onorato del titolo di compatrono nel 1630, dopo la liberazione di Modena dal flagello delle peste, Sant’Omobono viene omaggiato con tradizionali iniziative organizzate dal Comune con la Confraternita San Geminiano e il comitato “Messa degli artisti”.

La manifestazione inizia alle 10.15 con il sindaco Massimo Mezzetti e il presidente del Consiglio comunale Antonio Carpentieri che ricevono in Municipio, nella sala di Rappresentanza, le autorità cittadine, civili e militari. Da qui scendono per unirsi al corteo, in partenza alle 10.30 da piazza Grande in direzione della chiesa del Voto; a guidare la sfilata è il Gonfalone della Città, alla presenza anche della banda cittadina “A. Ferri” e di figuranti in costume storico.

Alle 11, quindi, prende il via la funzione religiosa alla chiesa del Voto presieduta da monsignor Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena e Nonantola. I vari momenti della concelebrazione eucaristica sono scanditi da canti e musica sacra eseguiti dalla Corale Gioacchino Rossini Aps, diretta da Roberto Penta. In programma, l’interpretazione di brani come “Jesus Bleibet” e il “Santo” di Bach, “Alleluia” di Mozart e “Laudate Dominum” di Handel.

Sarto e mercante di stoffe, famoso perché utilizzava i guadagni per aiutare poveri e bisognosi, Omobono nacque a Cremona nel XII secolo. Morto durante la messa del 13 novembre 1197, è stato santificato nel 1199, da papa Innocenzo III. Il giorno che gli è dedicato, il 13 novembre, fu il primo nel 1630 senza vittime della peste a Modena, città di cui è compatrono con San Geminiano.

Nella chiesa del Voto è possibile ammirare, tra gli altri, lo stendardo di Francesco Stringa raffigurante il Padre Eterno fra una gloria di angeli, con i Santi Geminiano, Omobono e Contardo. L’opera, un olio su tela, era stata dipinta dallo Stringa nel 1699 in occasione dei grandi festeggiamenti iniziati il 13 novembre e durati otto giorni, dedicati ai santi Omobono e Contardo per la prima volta designati comprotettori di Modena.

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