Nella prima mattina di oggi, la Polizia di Stato di Bologna, nello specifico la Squadra Mobile, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, nella persona del Sostituto Procuratore dott. Flavio Lazzarini, ha eseguito sette misure cautelari nei confronti di cittadini marocchini responsabili in concorso del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Detta attività investigativa, svolta nel lasso temporale fine marzo/inizio maggio 2024, condotta dal personale della Squadra mobile – IV sezione Contrasto crimine diffuso, e fondata su attività tradizionali ed attività di natura tecnica, ha riguardato un gruppo di cittadini marocchini dediti ad una intensa attività di spaccio di cocaina nelle zone adiacenti al complesso edilizio della cosiddetta ex Caserma ‘Stamoto’.

Si è potuto acclarare che negli edifici dismessi dell’ex caserma veniva confezionata la sostanza, ed attraverso i cancelli del perimetro i pusher effettuavano le cessioni ai clienti, approfittando dello stato di abbandono del plesso. Le indagini hanno permesso di ricostruire diverse decine di cessioni giornaliere, riscontrate nel periodo oggetto di indagine (aprile 2024), effettuate a favore di clienti italiani.

Gli spacciatori, oltre alle vie limitrofe all’area dell’ex Caserma (via Castelmerlo, via Spartaco e viale Felsina, nel parco giochi sito vicino all’Istituto Superiore Manfredini-Tanari), dopo che uscivano dagli ambienti dell’ex Caserma, riforniti delle dosi, effettuavano le cessioni anche nella limitrofa via Massarenti, e nelle piazze di spaccio del quartiere Mazzini-Savena. In genere gli ordinativi dello stupefacente da parte dei clienti avvenivano tramite chiamata o tramite messaggistica Whatsapp.

Nel corso delle indagini sono stati arrestati in flagranza per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti dieci spacciatori, si è proceduto al sequestro di circa 800 gr di cocaina e di 30.460,00 euro in banconote di piccolo taglio.

Il Gip del Tribunale di Bologna ha emesso dunque 7 ordinanze di misura cautelare, di cui due custodie cautelari in carcere, una misura cautelare degli arresti domiciliari e quattro misure interdittive di divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna.

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