A San Cesario sul Panaro, in corso Libertà 38, è sorto un nuovo magazzino di 16 mq, più ampio e funzionale, a disposizione dell’associazione “Solidarietà in Rete” che gestisce la “Piccola Bottega Solidale”, realtà associata alla rete degli Empori Solidali Emilia Romagna per contrastare la povertà sul territorio.

L’iniziativa “Progetto di implementazione strutturale della Piccola Bottega Solidale per una sempre maggiore lotta allo spreco alimentare” è sostenuta dalla Fondazione di Modena e risponde alla sfida di un welfare più inclusivo. Mission di questa associazione, infatti, è quella di operare, nel contesto dell’economia circolare, affinché beni ancora consumabili e utilizzabili non vengano conferiti allo smaltimento ma possano essere messi a disposizione delle persone in difficoltà socio-economica, siano essi generi alimentari, per l’igiene, come previsto dalla legge 166 del 2016, ma anche strumenti ancora utili per un dignitoso riuso.

«Con il contributo della Fondazione di Modena abbiamo potuto procedere alla costruzione del nuovo magazzino a cui destinare i generi necessari alla Piccola Bottega Solidale che dal 2020 risponde alle esigenze delle famiglie in difficoltà socio-economica residenti a San Cesario sul Panaro – spiegano dall’associazione – Grazie all’impegno di tanti volontari, l’emporio solidale, nel 2023, ha sostenuto 80 famiglie per un totale di 288 persone, per  le necessità alimentari primarie, nonché quelle riguardanti l’igiene personale e della casa. I giorni di apertura, sempre nel 2023, sono stati 108, per un totale di 1.145 accessi. Ogni famiglia ha la possibilità di “spendere” i punti mensili ad essa attribuiti in base alla situazione famigliare e, sempre nel 2023, il controvalore medio annuo delle spese effettuate per famiglia è stato di circa 821 euro».

La nuova struttura, realizzata nel 2024, viene utilizzata come magazzino dei pallet di generi alimentari che altrimenti non troverebbero spazio negli altri due magazzini esistenti: «Questo nuovo locale ci permette di poter accogliere più donazioni di generi vari, con la possibilità di mantenere non a contatto con detersivi o altro, il fresco che ogni giorno ritiriamo. Grazie alla sensibilità della Fondazione di Modena che ha creduto nel nostro progetto, potremo continuare nel nostro impegno per un welfare sempre più inclusivo, a favore delle fasce deboli della nostra comunità».

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