Chitarra da bambino del 1802 – Fabbricatore Giovan Battista e chitarra del 1820 – Fabbricatore Gennaro

“Chitarre e musiche da collezione” è l’appuntamento che il Museo Civico di Modena propone domenica 17 novembre, alle 16, per presentare la raccolta di chitarre storiche del liutaio e collezionista modenese Lorenzo Frignani.

Dopo la presentazione, che si svolge nella sala Anima e corpo del Museo dove è ospitata la raccolta degli strumenti musicali, è previsto il concerto “Alle mie tante lagrime: viaggio a sei corde nelle sonorità del romantico”, alle 17, nella sala delle raccolte archeologiche, organizzato in collaborazione con il Festival musicale estense Grandezze & Meraviglie. Il programma musicale esplorerà il repertorio vocale e strumentale dell’Ottocento, con brani di Mauro Giuliani, Ferdinando Carulli, Johann Kaspar Mertz e Franz Schubert. Il concerto presenterà capolavori e arrangiamenti per voce e chitarra che evocano le atmosfere sentimentali e malinconiche del periodo romantico. Silvia Vavassori (voce e chitarra) e Davide Perduca (chitarra) interpreteranno brani emblematici, sperimentando al contempo le chitarre della collezione Frignani. L’ingresso è libero.
La chitarra è uno strumento finora poco rappresentata nella raccolta di antichi strumenti musicali del Museo Civico, il cui nucleo portante fu donato alla fine dell’Ottocento dal conte Luigi Francesco Valdrighi (1827-1899), importante figura della vita civile e culturale modenese e appassionato musicologo.
L’ampliamento in corso degli spazi espositivi del Museo e il recente accordo con il liutaio e collezionista modenese Lorenzo Frignani, permettono di arricchire la raccolta storica con un nuovo percorso dedicato alla chitarra, grazie alla disponibilità di una selezione rappresentativa di esemplari provenienti dalla sua prestigiosa collezione che offre un’affascinante panoramica sull’evoluzione della chitarra.
La raccolta si concentra principalmente sugli autori della tradizione emiliano-romagnola, in virtù della sua collocazione geografica, ma include anche esemplari significativi di chitarre realizzate dai principali maestri delle scuole piemontese, ligure, toscana, laziale e napoletana.
Il Museo potrà, così, offrire al pubblico un percorso attraverso l’evoluzione storica e geografica della chitarra in Italia, dalla fine del XVIII secolo, passando per il suo periodo di massimo splendore nella prima metà dell’Ottocento, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le scuole di tradizione, i dettagli stilistici, le invenzioni, gli aneddoti e gli intrecci artistici ed esoterici che caratterizzano le forme della chitarra rendono questa storia un’opportunità affascinante di apprendimento e di confronto.

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