Si rafforza la collaborazione tra ER.GO e la Guardia di Finanza, con un protocollo d’intesa – siglato oggi dalla Direttrice dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, Dott.ssa Patrizia Mondin e dal Comandante Regionale della Guardia di Finanza, Gen. D. Paolo Kalenda – finalizzato ad attivare un sistema di prevenzione e contrasto alle irregolarità e alle frodi che interessano il delicato contesto delle assegnazioni di provvidenze agli studenti universitari della regione.

L’accordo, che si fonda su un modello condiviso in sede centrale dal Comando Generale del Corpo con il Ministero dell’Università e della Ricerca, rappresenta un importante presidio per il contrasto alle condotte illecite messe in atto per attingere alle misure di sostegno e incentivo per le quali sia già stato perfezionato l’iter di concessione da parte di ER.GO (in particolare, per borse di studio e alloggi per studenti universitari). Le specifiche modalità di coordinamento e cooperazione indicate nell’atto pattizio prevedono che ER.GO fornisca alla Guardia di Finanza risultanze e dati utili per l’attività di controllo, comunicando gli elementi riscontrati nell’esercizio delle proprie funzioni e segnalando eventuali anomalie su cui operare analisi e approfondimenti.

La Guardia di Finanza, potrà utilizzare i dati e le informazioni messi a disposizione da ER.GO per orientare l’azione di prevenzione e repressione degli illeciti, riscontrando, alla luce degli obiettivi assegnati dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, la veridicità della documentazione prodotta dagli studenti per l’ottenimento dei benefici pubblici. I controlli potranno focalizzare requisiti come il reddito, i domicili dichiarati per l’ottenimento delle borse di studio “fuori sede”, concorrendo, così, a promuovere quella cultura della legalità alla base del interesse reciproco che ha condotto alla stipula dell’accordo. Le risultanze emerse a seguito dei controlli svolti saranno comunicate a ER.GO, ai fini dell’adozione dei provvedimenti di competenza. Oltre ai riscontri investigativi sul campo, l’intesa, valida per tre anni con possibilità di rinnovo alla sua scadenza, consentirà di promuovere momenti di confronto fra i due enti attraverso l’organizzazione di incontri, seminari, nonché interventi formativi rivolti ai dipendenti e corsi di aggiornamento professionale riservati al personale preposto allo svolgimento delle rispettive attività d’istituto.

Va evidenziato che la convenzione si pone a corollario di una collaborazione già in essere tra i sottoscrittori (fondata sulle previsioni della Legge regionale 27 luglio 2007, n. 15). Basti pensare che già nel 2023 sono stati accertati episodi di indebita percezione di borse di studio, realizzati attraverso la presentazione di documentazione attestante condizioni economiche non rispondenti al vero, nonché locazioni, a titolo oneroso, di immobili in realtà nella disponibilità di soggetti diversi dai richiedenti. Gli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza hanno consentito di segnalare 313 studenti alla Procura della Repubblica di Bologna per indebita percezione di erogazioni pubbliche a danno dello Stato e per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, facendo emergere la possibilità di recuperare borse indebitamente percepite per oltre 539 mila euro (riuscendo a bloccare, prima dell’erogazione, borse di studio per oltre 360 mila euro). Le risorse recuperate sono reinvestite in borse di studio. L’accordo si inserisce, quindi, in una più ampia cornice di attenzione istituzionale finalizzata al corretto impiego delle risorse pubbliche sul territorio regionale, che vede ER.GO e Guardia di Finanza proseguire nel forte impegno già in essere in tale delicato comparto.

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