Dopo tre mesi di contrazione, nel mese di novembre l’indice generale dei prezzi torna a salire lievemente spinto dalle quotazioni di alimentari, utenze e trasporti. E risulta in salita anche il “carrello della spesa”.

L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) calcolato sul territorio comunale in novembre produce una variazione positiva dello 0,7% su base tendenziale annua affiancata da un più lieve incremento (+0,1%) a livello congiunturale, come emerge dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.

In novembre, in particolare, risultano in crescita le divisioni prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,5%), bevande alcoliche e tabacchi (+0,4%), altri beni e servizi (+0,2%), abbigliamento e calzature (+0,2%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,1%), trasporti (+0,1%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%). In calo, comunicazioni (-1,4%), ricreazione, spettacoli, cultura (-0,5%), servizi ricettivi e ristorazione (-0,2%). Rimane invariata l’istruzione.

La divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” fa segnare la crescita maggiore (+1%) a causa degli aumenti che riguardano vegetali, frutta, latte e formaggi, carni, pane e cereali; il pesce e i prodotti ittici, invece, sono in calo.

In aumento anche la divisione “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+0,5%), salgono, infatti, le spese per mobili e arredi, accompagnati da beni non durevoli per la casa e piccoli elettrodomestici. E sale anche la divisione “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,4%) trainata dalla crescita di birre, vini e alcolici mentre rimangono fermi i tabacchi (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale).

Salgono dello 0,2% le categorie “Altri beni e servizi”, per i rialzi che riguardano assicurazioni sui mezzi di trasporto, l’assistenza sociale e la gioielleria, e “Abbigliamento e calzature” a causa del leggero rincaro degli indumenti mentre risultano stabili le calzature.

In lieve crescita (+0,1%) anche le divisioni “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili”, trainata da gas di rete e affitti mentre sono in flessione energia elettrica e spese condominiali; “Trasporti”, a causa dell’aumento dei carburanti, dopo diversi mesi di quotazioni in discesa, accompagnati da manutenzione e riparazione dei mezzi di trasporto privati, pezzi di ricambio e accessori per mezzi privati; “Servizi sanitari e spese per la salute” dove i rincari dei servizi paramedici contrastano le flessioni poco marcate di servizi medici e attrezzature/apparecchi terapeutici.

Tra le divisioni a segno meno, il calo percentuale maggiore (-1,4%) riguarda la categoria “Comunicazioni” per la flessione degli apparecchi telefonici (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale). In diminuzione anche le categorie “Ricreazione, spettacoli, cultura” (-0,5%), per la spinta deflazionistica di computer, Tv, libri, animali domestici e relativi prodotti, giornali e periodici, e “Servizi ricettivi e ristorazione” (-0,2%) per il calo delle spese sui servizi di alloggio.

Risulta invariata, infine, la divisione “Istruzione”.

Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.

Ora in onda:
________________